“Pecco Bagnaia può essere uno str*nzo? Certamente! Può farlo chiunque, anche io. Per noi è normale litigare al Ranch, anche se capisco che per molte persone difficile da capire. Ci siamo abituati. Ma è fantastico poter allenarci insieme e condividere tutto questo” – Marco Bezzecchi l’ha confidato ai colleghi di SpeedWeek, che hanno provato a punzecchiarlo sul rapporto con Pecco Bagnaia e gli altri rivali della VR46 Riders Academy, riprendendo alcune vecchie dichiarazioni di Franco Morbidelli sui continui screzi (giocosi, sia inteso) che ci sono durante gli allenamenti dei ragazzini terribili di Valentino Rossi.
Il Bez, però, ha spiegato che esattamente quello è il modo di lavorare che hanno da sempre e che le schermaglie sulla sabbia del Ranch o nelle altre attività della VR46 sono proprio il sale che ha permesso a tutti di crescere così tanto e in così poco tempo. “Che Pecco stesse anche quest’anno davanti a tutti me lo aspettavo – ha detto ancora Bezzecchi – quello che non mi aspettavo è che sarei stato lassù anche io. Me la godo per adesso, ma non sto a pensare troppo a quello che sarà. La velocità c'è, ma a volte mi manca ancora l'esperienza. Pecco corre in MotoGP da anni, così come Marc Márquez, Fabio Quartararo, Aleix Espargaró e Maverick Viñales. Ecco perché a volte è difficile competere contro questi ragazzi. Ma la velocità c'è. A volte di più a volte di meno. Continuerò a combattere più forte che posso”.
Non una dichiarazione di guerra, ma la piena consapevolezza di poter essere della partita, con due vittorie già messe nel sacco in questa stagione e una mezza promessa già strappata a Ducati di poter correre l’anno prossimo con una Desmosedici identica a quella degli ufficiali e il pieno supporto da parte degli uomini di Borgo Panigale. “Voglio solo andare avanti – ha aggiunto - acquisire più fiducia nella moto e avvicinarmi ai più forti. Se riuscissi a raccogliere più posizioni sul podio ovviamente sarebbe meglio”. La costanza è ciò che bisognerà trovare, con Marco Bezzecchi che ne sembra perfettamente consapevole. Così come è consapevole che l’errore più grosso da fare adesso sarebbe quello di stare troppo a pensare al futuro.
“Le domande sul futuro – ha concluso il pilota romagnolo - non sono poi così difficili da gestire. Ho una grande squadra alle spalle, la VR46 Riders Academy e il mio manager Francesco Secchiaroli stanno facendo un ottimo lavoro. Mi tolgono tutta la pressione relativa a questo problema. Mi considero fortunato perché questo mi permette di concentrarmi completamente sul mio lavoro, vale a dire fare del mio meglio ogni fine settimana”.