A fare il diplomatico ci ha provato, ma non è nelle sue corde e, quindi, non c’è riuscito. Marco Bezzecchi, intervistato da Speedweek, s’è lasciato sfuggire una promessa d’amore eterno verso Ducati e, neanche troppo velatamente, ha lasciato intendere che l’idea di salire in sella a una Yamaha M1 nella prossima stagione non lo entusiasma particolarmente.
Alla vigilia della partenza per Jerez, infatti, il pilota romagnolo ha rilasciato una intervista alla testata tedesca e in un primo momento ha giocato la carta del disinteressato: “Quelle sul possibile passaggio del mio team da Ducati a Yamaha sono voci che ho sentito anche io – ha detto il Bez – Ma le ho sentite da alcuni giornalisti e non dall’interno della squadra, quindi non saprei. E comunque è qualcosa che non mi riguarda, io devo solo guidare, la squadra adesso ha una Ducati e quindi io guido la Ducati”. Parole da professionista navigato, solo che poi il Bez, incalzato dal giornalista, ha aggiunto: “Se dovessi scegliere tra la Ducati e il mio team sceglierei la Ducati”.
Ok Valentino Rossi, ok la squadra di Tavullia, ok l’essere amici e il restarlo anche, ma la Desmosedici è un amore grande che non si può pensare di lasciare. Sembra essere questo il Marco Bezzecchi pensiero, che poi, a proposito del marchio di Borgo Panigale, spiega ancora: “Siccome anche loro sono italiani, per me è più facile costruire un rapporto. Mi piace il modo in cui lavorano e soprattutto il modo in cui trattano i debuttanti. Ci hanno aiutato molto come squadra, quindi spero che la squadra continui con la Ducati”. Insomma, fosse per il Bez, l’ipotesi Yamaha non sarebbe neanche da prendere in considerazione, con Valentino Rossi, Uccio e gli altri della VR46 che, comunque, non sembrano poi così intenzionati a cedere alle sirene che arrivano dal Giappone, rescindendo addirittura in anticipo il contratto con Ducati. A meno che Yamaha non riconosca alla squadra di Tavullia lo status di ufficiali. Ma parliamo, appunto, di qualcosa che al momento non sarebbe – secondo quanto detto da Lin Jarvis e anche da Valentino Rossi - neanche sul tavolo delle trattative.
Sul tavolo, invece, c’è la “questione rivalità”, con Marco Bezzecchi che, dopo la prima vittoria, s’è trovato a dover rispondere alla domanda su come sia cambiato il suo rapporto (fino a ora di profonda amicizia) con Pecco Bagnaia. “Non è cambiato nulla e quello della rivalità è un problema che adesso neanche andrebbe posto – ha concluso il Bez giocando la carta dell’umiltà – Pecco è il campione del mondo e riesce a fare cose con la Desmosedici che per me sono impensabili. Il paragone per ora non è neanche possibile”. Niente distrazioni, quindi, e nessun fianco prestato alle provocazioni; solo tanta voglia di rimettersi in pista. Perché è quello l’habitat naturale di Marco Bezzecchi che, in poche parole, ha anche spiegato cosa significa per lui correre in moto. “Quando indosso il casco, nessuno può parlarmi o vedere i miei occhi. Nessuno vede cosa sto facendo o cosa sto pensando. Questo mi piace molto – ha affermato - Abbassare la visiera è un momento molto bello, perché in questo sport sei costantemente circondato da giornalisti, fotografi e persone che ti danno consigli, in più sei circondato da fan e da tanto rumore. Quando sono sulla griglia di partenza tengo sempre i tappi per le orecchie, ma continuo a vedere e sentire tutto. Quando indosso il casco, è un mondo diverso: sono tutto solo con la mia moto. Lì tiro un sospiro di sollievo e dico: ‘Va bene, ora so cosa fare e tocca a me’. Per me quello è il momento migliore”.