Marco Bezzecchi lascia la Germania con un quarto posto finale che vale molto di più di quella che il numero 72, sui social, ha definito “medaglia di legno”. Perché il weekend del Bez, fino a questo pomeriggio, sembrava incanalato in quella stessa spirale amara che, solamente sette giorni fa, gli aveva rovinato il sapore del Gran Premio d’Italia. Al Mugello Marco chiuse ottavo nella domenica più deludente del suo 2023, sentendosi improvvisamente a disagio – dopo grandi prestazioni in qualifica e in Sprint Race – con gomme e Desmosedici GP22. Al Sachsenring queste sensazioni si sono ripresentate, con Bezzecchi che fino al warm up odierno era riuscito ad esprimersi solamente sul giro secco. In qualifica, oltretutto, bandiere gialle gli avevano strappato quella che, a tutti gli effetti, sarebbe stata una pole position. “Non sono a posto sul passo gara” – aveva avvisato Marco dopo la seconda fila conquistata ieri nel Q2. Il 24enne di Viserba faticava a chiudere le curve tortuose, strette e raggomitolate del Sachsenring, un tracciato storicamente nemico per lo stile di guida del pilota del Team Mooney VR46. La successiva settima posizione nella Sprint, maturata dopo 14 giri in cui Marco non è mai riuscito ad insidiare il gruppo di testa, confermava le sue aspettative. Oggi – domenica - il giorno più importante della settimana se sei un pilota di MotoGP, Marco ha rotto il pessimismo, invertendo una tendenza che stava diventando pericolosa.
Bezzecchi, dopo aver perso quattro posizioni in partenza, è venuto su con cattiveria agonistica, pulizia di guida e precisione chirurgica nei sorpassi. Ha impiegato dieci giri scarsi per inghiottire Alex Marquez, Aleix Espargarò, Jack Miller e il compagno di squadra Luca Marini. Beneficiando dell’errore di Brad Binder, il Bez ha messo nel mirino la terza piazza di Johann Zarco. Col passare dei giri è parso chiaro che il ritmo del francese fosse troppo simile al passo gara di Marco, che è rimasto fissato sul “secondo e quattro” di distanza dal sogno podio. Non saranno certo qualche goccia di champagne e una coppa con il layout del Sachsenring, in ogni caso, a scalfire il significato della prestazione di Marco Bezzecchi in Germania. Perché il numero 72 è riuscito a raddrizzare alla grande un weekend partito storto, e non è la prima volta in stagione che Marco, sommerso dai problemi a apparentemente fuori partita, poi trova il riscatto. Rimontare, nella MotoGP compressa di oggi, è abilità di pochi eletti. Farlo ripetutamente, al secondo anno in top class, senza mai commettere errori o distrazioni (a parte Jerez, nel caso di Bezzecchi), significa spalancarsi le porte del club di “quelli forti”. Marco Bezzecchi, in due parole, capitalizza sempre. Davanti a sé, ora, vede i curvoni dolci e ampi di Assen, dove l’anno scorso stappò il primo podio tra i grandi. Questa volta il Bez arriverà in Olanda forte di un terzo posto in campionato (a -34 da Pecco Bagnaia), di una consapevolezza dei propri mezzi completamente evoluta. La domanda, però, resta un’altra: Come ha fatto Bezzecchi a progredire così dopo un sabato grigio? “Matte ha fatto una grande modifica – spiega Bez ai microfoni Sky di Antonio Boselli - la modifica alla Flamigni (capotecnico di Bezzecchi, ndr), che mi ha aiutato molto per la gara. Diobò è stata bella, ho fatto un bel po' di sorpassi, mi sono divertito. Sicuramente un bel riscatto dopo la gara di ieri. È andata bene, sono riuscito a trovarmi meglio, poi anche la media dietro mi permetteva di chiudere di più le curve e di essere più veloce. Ho cercato di gestire bene le gomme anche se sul finale ne avevo un pochino meno di Zarco, peccato. Sono partito bene, ho perso la posizione da Binder che è partito meglio di me, però non ero messo male. Poi Aleix, che aveva la soft mi ha passato facendo da matto tre o quatto curve. In quel momento mi ha mandato largo e Alex Marquez mi è venuto addosso. Lì ho perso un bel po' di tempo, dopo ho dovuto recuperare un po' di corsa, ma qui ci sono solo due punti di sorpasso”.
Matteo Flamigni poi, riferendosi al fatto che Bezzecchi sia il pilota più prolifico nelle domeniche di questa MotoGP 2023 (nessuno nelle sette Gare tradizionali ha totalizzato più punti di Marco), entra nel dettaglio di un weekend riacciuffato per i capelli: “Bez dopo la Sprint è stato molto bravo a trasferirmi le sue sensazioni. Diciamo che tra ieri e oggi siamo riusciti a trovare qualcosa di interessante e poi lui in gara è riuscito a dimostrare il suo potenziale. Quindi alla fine è un quarto posto che ci fa andare via contenti, e adesso pensiamo ad Assen. In questa MotoGP così difficile e tirata un quarto posto è un grandissimo risultato, è chiaro che il podio è sempre il podio ma, visti i problemi di ieri, ne siamo usciti abbastanza bene. Questo nuovo format ci impone un ritmo serratissimo durante il venerdì per cercare di entrare nei dieci. Questo va a pregiudicare un po' il lavoro di messa a punto. Non dimentichiamo che Marco è soltanto al secondo anno in MotoGP, quindi abbiamo dei dati dell’anno scorso, che però sono dati di un rookie. Da quest’anno abbiamo delle informazioni più consolidate, però abbiamo sempre bisogno di approfondire certi aspetti della dinamica della moto. Alla domenica con le informazioni del sabato riusciamo ad essere più performanti”.