Marc Marquez è caduto un totale di cinque volte al Sachsenring, l’ultima ad un paio di minuti dall’inizio del Warm Up. La botta è stata violenta ma non necessariamente più delle altre, quello che ha stupito semmai è stato l’atteggiamento di Marc dopo la caduta: dolorante, rassegnato, apatico. Nel momento del suo rientro ai box il turno era ormai finito. Da lì è seguita una visita col Dr. Angel Chartre, che ha evidenziato una piccola frattura al pollice della mano destra, ad ogni modo non abbastanza da impedirgli di correre, cosa chiarita subito sia dal medico stesso che dall’equipe che ha svolto tutti gli esami del caso in circuito. La reazione di Marc Marquez alla caduta però è sembrata così disperata da suggerire qualcosa di più, tanto che il fatto che tre ore più tardi abbia deciso di ritirarsi dal Gran Premio non ha destato grossa sorpresa.
La prima cosa che viene da pensare è un ritorno della diplopia, la ‘vista sdoppiata' a cui Marc è da sempre particolarmente soggetto e che può ripresentarsi in caso di traumi di questo tipo in quanto legata al nervo ottico. Per scoprire se è davvero così bisognerà aspettare qualche giorno, ovvero fino al GP d’Olanda: se Marc dovesse presentarsi ad Assen, va da sé che questa possibilità - fortunatamente piuttosto remota ma non certo da escludere - sarebbe scongiurata. Tutt’altra storia, invece, è la relazione tra Marquez e la Honda, che questo weekend ha schierato in griglia soltanto Takaaki Nakagami, uno che nel sabato della sprint ha detto testualmente “Io ci rinuncio”. Mir dopo l’ennesima caduta si è preso due GP di pausa nonostante il fit da parte dei medici, esattamente come potrebbe fare adesso Marc Marquez.
Honda soffre e arranca esattamente come Yamaha, soltanto che la prima rispetto alla seconda è anche dannatamente pericolosa. Se vai troppo forte cadi, se vai troppo piano anche. Marquez, dopo averci messo tutto l’impegno, la determinazione e la fame di un fuoriclasse ha semplicemente mollato il colpo. Così è troppo, avrà pensato. E quello che è peggio è che, per la prima volta da quando corre e dopo un milione di ragioni per farlo, ha preferito rinunciare a stare sulla moto, a correre. Se la caduta non gli ha tolto la vista quindi, la Honda gli ha tolto la voglia di guidare. Che questa (plausibile) rottura tra le parti si sia verificata ancora prima della pausa estiva, dunque mentre il mercato piloti comincia ad aprirsi, è l’ennesimo fattore da considerare per il futuro. Perché Marc ha parlato di importanti novità tecniche in arrivo per i test di Misano, ma dopo un weekend come questo in Germania potrebbe essere comunque troppo tardi.