Dopo l’annuncio lampo nel lunedì del Mugello da parte di Massimo Rivola, che ha dato il benvenuto a Jorge Martín strappandolo alla concorrenza (KTM), nel box Aprilia resta da definire cosa ne sarà della sella attualmente occupata da Maverick Vinales. Il numero 12 – nonostante un’ottima prima parte di stagione con la RS-GP – nelle ultime settimane si è detto ancora incerto in ottica 2025. A Misano, in occasione dell’Aprilia All Stars, abbiamo provato ad inzigare a riguardo. Maverick non ha fatto una piega, ha risposto senza tradire alcuna emozione, ma ha offerto spunti decisamente intriganti sulla MotoGP odierna e sul motociclismo allo stato puro, al termine di una giornata rovente che lo ha visto festeggiare il secondo gradino del podio nell’All Stars Race (in coppia con Stefano Cordara), provare quasi tutti i prodotti a due ruote messi sul mercato da Noale e immergersi nel bagno di folla del Santa Monica.
Aprilia All Stars Maverick, vai fortissimo anche con la RS 660. Bello o troppo caldo?
“Troppo caldo (ride), però è una giornata incredibile. È un giorno molto bello. Perfetto per divertirci, fare una garetta e stare con la gente”
Tu le hai provate tutte. La 457, la 660, la Tuono, la V4…
“Sì sì, ormai con queste giornate di Aprilia All Stars ho potuto provarle tutte”.
E la due tempi?
“L’ho provata l’anno scorso”
Come mai quest’anno niente, troppa fatica?
“No no (sorride), avendoci già girato l’ho lasciata agli altri ragazzi”.
Jorge come lo vedi in Aprilia il prossimo anno?
“L’anno prossimo si vedrà, non lo so, è sempre difficile da capire in anticipo. Arriva dalla miglior moto quindi sarà interessante vedere cosa potrà fare con l’Aprilia”.
Il tuo futuro?
“Dobbiamo concentrarci sul presente, c’è una stagione lunga, intensa, abbiamo delle belle opportunità come Assen, Silverstone e tante altre piste in cui possiamo fare bene. Penso sia presto per parlare di mercato, chiaramente molti piloti hanno avuto tanta fretta e hanno firmato molto velocemente. Noi restiamo tranquilli, sappiamo cosa dobbiamo fare, per il momento sono al 100% con l’Aprilia e devo stare concentratissimo perché penso che avremo delle belle occasioni presto. Voglio rimanere concentrato ed evitare che qualsiasi cosa mi disturbi o mi tolga questo bel feeling che ho attualmente, con cui mi posso togliere tante soddisfazioni”.
Il tuo capotecnico ha detto che non avete ancora espresso tutto il potenziale?
“È vero, ci manca la partenza, è un qualcosa che dobbiamo migliorare in generale in Aprilia. In quell’area dovremmo avere qualche sviluppo ma ancora nulla di confermato. Stiamo spingendo tutti quanti affinché arrivi qualcosa di nuovo per la partenza perché partendo davanti puoi fare più o meno quello che vuoi e a me con questa moto serve partire davanti”.
Tra Max Biaggi, Alessandro Gramigni e tutti questi piloti presenti qui oggi che hanno gareggiato in epoche diverse, qual è lo stile di guida che ti stupisce più di tutti?
“Ognuno è incredibile, è difficile prendere qualcuno. Ma via, mi fa piacere vedere che se anche se gli anni passano la velocità resta nel sangue, vanno davvero fortissimo”.
Tu sei il più estremo però, sia in staccata sia con il gas, ho sentito che il tuo motore è quello che urla di più.
“Non lo so non lo so (ride). Può essere dai, però comunque è divertente perché se prendi la 660 o il 1100 ti diverti un sacco. Penso che queste moto siano davvero belle anche per gli amatori”.