Maverick Vinales arriva da un 2020 deludente. Con Marc Marquez fuori dai giochi era lecito aspettarsi lo spagnolo tra i favoriti al titolo, ma così non è stato. Ad una moto spesso poco competitiva si sono aggiunti i tanti errori in partenza e qualche problema a gestire i sorpassi subiti, al punto che Maverick ha chiuso al sesto posto della classifica con 132 punti. Top Gun ne ha parlato in un’intervista con MotoriOnline poi ripresa da diversi quotidiani internazionali. Ecco i passaggi più interessanti.
Il bilancio della stagione, la quarta dello spagnolo con la Yamaha ufficiale, non si può considerare positivo ma nemmeno del tutto disastroso: “Ho iniziato bene e le prime gare della stagione sono state belle, ho fatto dei podi e alcuni record della pista, ma poi è stato un disastro, quindi difficile dire che questa stagione sia andata bene, diciamo che è stata normale”.
Il problema principale della moto, lamentato dai piloti dei Tre Diapason dal 2017, è sempre lo stesso: “Ci manca grip al posteriore, di solito si riesce a fare bene in qualifica quando c’è grip, ma poi quando sei in gara con serbatoio pieno e pista scivolosa facciamo fatica”.
Secondo Maverick non c’è stata un’involuzione da parte di Yamaha (anche se recentemente ha chiesto di correre con la moto 2016), ma piuttosto un’evoluzione da parte degli altri costruttori durante la stagione che ad Iwata non è stata fatta: “Secondo me siamo stati noi a non fare un passo avanti, perchè all’inizio della stagione eravamo competitivi, tutti dicevano che la Yamaha era perfetta con le gomme Michelin - ha spiegato Maverick - Successivamente non siamo stati al passo con gli altri. Non abbiamo portato niente di nuovo per fare lo step. Non siamo migliorati.”
Sulla scelta Yamaha di sostituire Jorge Lorenzo con Cal Crutchlow all’interno del Test Team, Maverick si dice positivo: “Sono soddisfatto dell’arrivo di Cal. Quando portiamo nuovi pezzi devono funzionare, non deve esserci il dubbio se vadano bene o no. Cal è uno diretto, dirà quello che pensa senza filtri e sarà una cosa positiva sia per i giapponesi che per il test-team”.
Poi parla dello spaventoso incidente di Romain Grosjean al GP del Bahrain di Formula 1 che, per certi versi, ha ricordato alcuni momenti critici del 2020 di Maverick: prima la moto di Morbidelli che lo ha sfiorato in gara 1 al GP d’Austria, poi i freni della sua moto (nella gara successiva) lo hanno costretto a lanciarsi sull'asfalto ad oltre 200 Km/h: “Sono stati fatti grandi passi avanti per la sicurezza. - ha dichiarato Vinales - Ogni anno si migliora, adesso in molte piste c’è la giusta distanza dalle protezioni e ampi spazi di fuga. Si è fatto molto dal punto di vista della sicurezza e la Safety Commission insieme alla Dorna sta facendo un bel lavoro. Non voglio pensare a quanto successo in Austria…”
Non poteva mancare poi un commento su Valentino Rossi, con cui il Top Gun della MotoGP ha diviso il box per 4 anni: “Valentino rimarrà sempre in Yamaha quindi alla fine cambieranno solo i colori. Non sarà nel Team ufficiale ma avrà una moto ufficiale, penso che senza di lui nel box il prossimo anno sarà diverso”.
Infine Maverick si espone sull’infortunio di Marc Marquez andando controcorrente rispetto alla maggior parte dei colleghi, convinti che un infortunio simile possa aver compromesso il campione di Cervera anche sul piano psicologico: “E’ difficile sapere cosa stia accadendo a Marc, nessuno lo sa, è veramente difficile da fuori capire la situazione. Sono però convinto che come tornerà in sella sarà subito competitivo. Andare in moto è come andare in bicicletta, non ci si dimentica come andare in moto. Con il talento che ha Marc non avrà nessun problema a tornare quello di prima, ci metterà cinque giri, non di più.”
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram