È un gioiellino la nuova Aprilia Ex3ma, tanto brillante nella filosofia e riuscita nella realizzazione che gli occhi di Max Biaggi, appostato di fianco a lei, luccicano. Lei è stata presentata nel venerdì del Gran Premio dell'Emilia Romagna, all'interno dell'hospitality di Noale, che sulla scheda tecnica la introduce così: motore quattro cilindri a V di 65°, cilindrata di 1099 cc. Eroga una potenza massima di 230 CV a 13.500 giri/min (con massimo regime a 13.900 giri/min) e una coppia massima di 131 Nm a 11.000 giri/min. Una serie di dati utili per per dirvi che l'Ex3ma è già diventata la RSV4 più prestante di sempre, concepita come l'esemplare Aprilia più vicino alla MotoGP, nonché evoluzione della moto con cui Noale e Biaggi hanno conquistato due titoli mondiali in SBK (nel 2010 e nel 2012). La livrea, però, è fortemente ispirata alla Perla Nera 250cc, in sella alla quale il Corsaro trionfò nella categoria intermedia trent'anni fa, nel 1994.
Così si spiegano il "3" nel nome e la scelta di produrre solo trenta esemplari, cadauno al costo di 80mila euro più iva. La centralina elettronica con sistema APX integrato (componente esclusivo Aprilia, molto simile a quello adoperato in MotoGP, che consente di calibrare la gestione della potenza, dell'anti-impennamento e del traction control per ogni signola marcia), i cerchi sulla misura delle Pirelli utilizzate in SBK e la carena stile effetto suolo - brevettata da Noale - danno l'idea della raffinatezza tecnologica che caratterizza la nuova Ex3ma, non omologabile per la strada. Si va solo su pista con questo oggetto che Biaggi ha testato e approvato sull'asfalto di Misano. Abbiamo intercettato Max lungo la pitlane del Santa Monica, poco prima della partenza della MotoGP, mentre l'Ex3ma in esposizione veniva sovrastata dagli occhi degli appassionati. Inutile dire che non potevamo parlare di lei senza confrontarci con lui.
Max, che sensazioni ti evoca vedere questa moto in pitlane a Misano nella domenica di gara?
"È bellissima, perché in mezzo alle MotoGP odierne questa moto riesce ancora ad essere attuale. Ha debuttato con me nel 2009 nel Mondiale Superbike, ma questa qui davanti è stata rivista profondamente nella parte aerodinamica, nel motore, ha il doppio scarico e il cucchiaio sotto la ruota posteriore. Indossa tutte le tecnologie moderne, ha la carena stile effetto suolo che spinge verso l'interno curva. Io l'ho testata e si sente che è cambiata con questo tipo di tecnologia aerodinamica".
La caratteristica preferita della RSV4 quando gareggiavi in SBK?
"La percorrenza in curva, perché rispetto ad altre moto che bho guidato è molto intuitiva, direzionale".
Ti faceva godere?
"Sì a centro curva era proprio gustosa".
La tua gara più bella con lei?
"A Monza, quando ho vinto sia Gara 1 che Gara 2. Lì è stato davvero commovente il podio, perché ero abituato a vedere il rettilineo pieno di gente per la Formula 1. Quando è successa una cosa simile per le moto è stato molto emozionante".
Non ti viene voglia di scendere in pista adesso?
"Allora, in questo momento sono troppo impegnato a valutare le differenze tecniche tra una moto e l'altra, è una cosa che mi piace molto fare. Un giretto lo farei in effetti, anche se l'ho fatto dieci giorni fa proprio qui a Misano".
Come giudichi il weekend di Misano 2 per Aprilia?
"Noi siamo mancati un po' all'appello, ma c'è da dire che questo è un circuito un po' ostico per le nostre caratteristiche tecniche, infatti dallo scorso weekend di gara a questo il nostro rendimento non è cambiato tanto. Nelle gare extraeuropee però mi aspetto che l'Aprilia torni a competere per vincere".
Quali sono le difficoltà di Maverick?
"Ci sono varie ragioni tecniche che gli impediscono di guidare come vorrebbe. Lui è sempre molto preciso nella descrizione di quello che accade in pista, però poi realizzare e cambiare qualcosa per avere un risultato non è per niente scontato".
Guardando la RS-GP 2024 e le caratteristiche di guida di Bezzecchi e Martín, chi tra i due pensi possa adattarsi più in fretta all'Aprilia?
"Ci vuole un indovino, tutto dipenderà dal martedì di test di Valencia. Sono molto curioso di vedere come andrà, lì si capiranno tantissime cose. Ovviamente mi piacerebbe che tutti e due avessero un feeling positivo, ma mai dire mai".