E’ domenica, il GP dell’Emilia Romagna s’è appena consumato con Enea Bastianini davanti a Jorge Martin e Marc Marquez e in sala stampa si parla solo del contatto dell’ultimo giro, tra piloti che invocano penalità e altri che, invece, dicono che è stato tutto regolare. Sembra che, dopo l’esclusiva di MOW sulla separazione tra Francesco Guidotti e KTM a fine stagione, sarà il sorpasso di Bastianini su Martin a tenere i titoli almeno per altre 48 ore. Misano, però, aveva ancora un’altra bomba da sganciare. E è di quelle grosse, anche se l’esplosione è stata solo sussurrata sotto forma di indiscrezione, approfittando del momento di distrazione generale. La fonte non si svela, ma tra gli addetti ai lavori c’è già chi ha confermato che la voce gira davvero: Alberto Puig potrebbe non essere più con Honda dal 2025. L’annuncio dovrebbe arrivare in Giappone, sul circuito di casa di HRC.
Quella dell’ex pilota e oggi manager spagnolo è l’ultima delle teste che cade prima di una rivoluzione che si annuncia clamorosa. Tecnici che cambiano, sede che si sdoppia e uomini presi in prestito dalla Formula1 o “soffiati” a altri marchi. Oltre, chiaramente, a addii clamorosi. Pare, però, che per l’uomo che ha tenuto il timone negli ultimi anni ci sarà – almeno dal punto di vista della comunicazione – un trattamento più delicato. L’addio – laddove dovesse essere confermato – non sarà motivato con i risultati disastrosi di HRC degli ultimi anni, ma come una scelta dello stesso Puig. C’è da dire, ad onore del vero, che l’ex pilota spagnolo fa effettivamente i conti con grossi problemi di salute e che da anni vive accompagnato dal dolore a causa di un grave infortunio alla gamba rimediato a Le Mans nel 1995 a oltre 250 km/h (il video in fondo al pezzo). Quel botto gli ha lasciato la gamba sinistra distrutta e da ormai trent’anni Alberto Puig deve sottoporsi a medicazioni continue: nel 2021 ha addirittura rischiato l’amputazione a causa di una infezione.
Tra problemi sportivi e personali, quindi, Alberto Puig potrebbe davvero scegliere di dire basta. Chiudendo, di fatto, un’epoca dopo che anche il suo alter ego in Yamaha, Lin Jarvis, ha detto che non sarà più al seguito del Motomondiale dal 2025. Da Honda, per adesso, non arrivano conferme di sorta e anche nel paddock, pur volando occhiate e espressioni di ammissione davanti alla domanda diretta, non c’è chi se la sente di ufficializzare qualcosa che eventualmente – e giustamente – dovrebbe ufficializzare il diretto interessato.
Quello che è certo, piuttosto, è che in casa Honda è in corso una vera e propria rivoluzione, dopo che anche lo storico sponsor Repsol ha deciso di dire basta e scendere da una nave che oggettivamente sta affondando. Di quella nave – detto con assoluto cinismo – il timoniere è Alberto Puig e ci sta che il 2024 possa essere il suo ultimo anno al comando. Anche perché si dice che HRC dovrebbe stabilirsi con una vera e propria sede in Europa, così da superare le fatiche logistiche con il Giappone e potersi concentrare meglio sul lavoro di sviluppo, sia dell’attuale RC213V, sia del prototipo da 800cc che debutterà nel 2027, con le nuove regole della MotoGP. Arriveranno, poi, nuovi tecnici e è più che verosimile che ci sarà un nuovo team manager: il toto-nomi è già partito.