Enea Bastianini vince Misano 2, il GP dell’Emilia-Romagna, con un sorpasso all’ultimo giro alle curve del Rio, nello stesso punto in cui aveva provato a superare Pecco Bagnaia nel 2022, sempre come ultima occasione. Se col torinese gli era andata male però, con Jorge Martín la manovra gli riesce. L’altro finisce largo, larghissimo, lo manda a quel paese e taglia il traguardo in seconda posizione producendosi in un eloquente gesto dell’ombrello. Poi i due si chiariscono, sia in pista che nel retro podio, e il programma del pomeriggio prosegue con la conferenza stampa.
A questo punto i toni tornano a farsi accesi: per Martín la manovra di Enea va sanzionata, l’altro fa spallucce. Jorge dice che le situazioni sua e di Bastianini sono molto diverse in termini di campionato e che, se non fosse stato così coinvolto nella lotta al titolo, probabilmente avrebbe reagito diversamente all’attacco. Tradotto, non avrebbe rialzato la moto e sia lui che Bastianini sarebbero caduti. A questo punto Marc Marquez dice che, a suo modo di vedere, la manovra di Enea era da sanzionare, non tanto per il contatto (“È così che si fa, è l’unico modo per superare con questa moto”) ma per il fatto che Bastianini è uscito di pista dopo il sorpasso.
Enea, poco più tardi, ci racconta una storia diversa: “Solo io e Jorge sappiamo come è andata, lui ha sentito il mio rumore e ha chiuso la linea, la stessa cosa che ha fatto in uscita dalla 6 quando volevo entrare alla Quercia, ha chiuso e ho dovuto frenare. Se vogliamo parlare di mosse al limite la sua non è stata da meno. E poi lì non c’era il verde, ma il blu. E a quanto ne so io se vai sul blu non vieni penalizzato”.
Così, l'osservazione viene girata a Marc Marquez da un collega italiano: “Senti Marc, hai detto che Bastianini ha fatto un sorpasso corretto ma va penalizzato per essere uscito. Lui però era sul blu e non sul verde, quindi la regola non c’è”.
Marquez prova a rispondere: “È un discorso diverso”, comincia a dire. A questo punto un giornalista spagnolo sbotta, dedicando al collega che si era rivolto a Marc una sequela di insulti nella sua lingua madre e lasciando la stanza. È tutto bellissimo.
Segue un confronto piuttosto serrato, in italiano, tra il collega e Marc Marquez: “Se fai cadere qualcuno o vai fuori pista per il sorpasso, quel sorpasso non può essere valido”, dice Marc. L’altro gli fa notare che c’è discrezionalità, i toni si alzano. Fossimo stati in un kartodromo, al bar o allo stadio probabilmente sarebbero anche volati due schiaffi, ed è inutile dire che per tutti i presenti è stato quasi meglio di assistere al GP.
Il colpo di grazia lo assesta Pecco Bagnaia poco più tardi: “Tu puoi usare tutto il blu che vuoi senza prendere warning o penalità. Io questo lo vedo come un sorpasso di gara e non lo dico perché sono di parte, riceverlo ti fa girare le palle. Ovviamente, è normale. Però è qualcosa che a me è capitato diverse volte con Jorge lo scorso anno. Mi è successo in India - ed è stato anche più aggressivo di quello di oggi - ed è successo anche in Qatar alla partenza della Sprint. Se fai queste cose devi anche accettare che qualcuno le faccia a te, per me era un sorpasso di gara normale: aggressivo ma giusto”.
La verità, probabilmente, è nelle parole di Max Biaggi a Sky dopo la gara: “Ai miei tempi la direzione gara si sarebbe girata dall’altra parte per mangiarsi un panino”. Per noi però, questo è soprattutto il preludio di un finale di stagione di altissima qualità.