Che Max Verstappen abbia un carattere complesso e che non si risparmi mai, anche con chi lavora al suo fianco, non è certo un segreto o una novità in Formula 1, con il box Red Bull che in questi anni ha imparato a gestire l'umore del campione olandese, spesso soggetto a scatti d'ira in attimi di tensione durante i fine settimana di gara. Momenti dettati dall'adrenalina che portano Verstappen ad avere uscite fuori luogo nei confronti della squadra, accusandoli di errori o rimproverandoli duramente, ma che quasi sempre dopo il momento di foga rientrano con delle scuse sincere da parte dell'olandese.
L'ennesimo episodio è capitato a Spa, in Belgio, in occasione delle qualifiche del venerdì (in un weekend di Sprint Race che vedrà la giornata di sabato con un programma a sé): Verstappen si è infatti innervosito nei confronti del suo ingegnere di pista, l'italo-britannico Gianpiero Lambiase, accusandolo di aver messo a rischio la sua entrata in Q3 con un decimo posto in Q2.
"Ti avevo detto che dovevamo fare due giri veloci di fila" ha tuonato l'olandese, chiaramente arrabbiato. Non sono servite le spiegazioni dell'ingegnere che, all'ennesima brutta risposta di Max, per niente intimorito dall'atteggiamento del pilota gli ha risposto per le rime: "Va bene, ma se nel tuo ultimo giro, con pista più veloce di due secondi, ti fosti trovato con batteria scarica come ne saresti uscito? Bene, ora dimmi tu che cosa vuoi fare in Q3. Decidi tu i set di pneumatici, la quantità di carburante e il piano di esecuzione”.
Una risposta di grande carattere per Lambiase, che ha rimesso al suo posto il pilota spiegando le motivazioni della chiamata in Q2 e invitandolo, se insoddisfatto, a prendere in mano la qualifica per l'ultima fase. Le parole dell'ingegnere devono essere arrivate dritte al punto nella testa del pilota, che ha da sempre un ottimo rapporto con Lambiase, e infatti al termine delle qualifiche - dopo una grande pole position - Max non ha esitato a scusarsi: "Mi dispiace per essere così... e per lo sfogo". Pace fatta quindi con il suo ingegnere, che ha risposto con grande calma: "Piano piano mi ci sto abituando, Max".