“I piloti Honda non stanno dando i risultati sperati” – Lo ha detto Alberto Puig, manager di HRC, forse dimenticando che almeno tre dei 4 piloti dell’Ala Dorata sono finiti in ospedale già un paio di volte a testa. Una provocazione? Oppure in Honda non si rendono realmente conto che il problema è la moto? Alberto Puig ha troppa esperienza per credere alla seconda. Molto più facile, piuttosto, pensare che la sua uscita sia appunto una provocazione in piena regola. Per dare una mossa all’ambiente, per punzecchiare chi potrebbe aver perso ogni motivazione proprio adesso che mancano pochi giorni al ritorno in griglia.
Il riferimento, è chiaro, è a Joan Mir e Alex Rins in particolare, soprattutto adesso che sembra che i due siano intenzionati a fare le valigie e trasferirsi altrove. Per quanto riguarda Alex Rins, la trattativa con Yamaha dovrebbe essere praticamente conclusa, Mir, invece, ha una speranza di accasarsi in Gresini, ma dovrebbe battere la concorrenza di Franco Morbidelli e Tony Arbolino. Per farlo dovrà, appunto, riuscire a andare forte con quello che ha: una Honda RC213V che forte quest’anno non c’è andata con nessuno e meno che mai con lui. E che, a sentire Puig, anche dopo la sosta di questa estate non sarà molto migliore.
“Dopo la pausa – ha detto l’ex pilota e oggi manager spagnolo - faremo sicuramente dei passi avanti, ma bisogna essere consapevoli che non avremo una moto fantastica, le cose non stanno andando come vorremmo e non ci saranno cambiamenti radical. E’ difficile portare la moto al livello che ci viene richiesto e i piloti non stanno dando il massimo dei risultati. Stiamo cercando di apportare miglioramenti, ma la realtà è che non siamo dove dobbiamo essere. Dobbiamo scavare ancora più a fondo per capire quali sono i problemi e quali sono le soluzioni".
Quasi una richiesta d’aiuto ai piloti stessi, quindi, che però sembrano preferire il si salvi chi può. L’unico che – per quanto se ne dica ormai da mesi – sembra intenzionato a mettersi realmente in prima linea per invertire la rotta è Marc Marquez. Tanto che Puig è a lui che si affida: “Marc non è al meglio e ha subito molte cadute – ha concluso - Non esiste un pilota che si rallegra se cade e capisci che la moto non ha le prestazioni di cui hai bisogno. Lui è un campione del mondo e vuole sempre spingersi oltre, non si arrende mai. La situazione è diventata un po' seria, ma Marc deve prendersela comoda. Sappiamo che non è contento e lo rispettiamo, dopo la caduta al Mugello ha sofferto molto. Non sta capendo la moto. Non è una questione di capacità, ma la moto non è pronta, Marc sta avendo tanti problemi, ma vedremo come starà quando tornerà dopo le vacanze estive”.