Lando Norris lo aveva detto, in fase di test pre-stagionali, che la sua McLaren sembrava essere più in lotta con le Haas che con le Ferrari ma nessuno aveva dato troppo peso alle parole del pilota britannico.
Perché si sa, nei test tutti giocano a nascondino, si dicono cose che non si pensano davvero, per mettere in difficoltà gli avversari e confondere le acque, e perché poi le prime valutazioni reali si fanno solo una volta scesi in pista.
Ma adesso che in pista i piloti sono scesi davvero le parole di Norris assumono un peso diverso, e caricano di preoccupazione i tantissimi fans della scuderia inglese. Daniel Ricciardo, assente ai test in Bahrain per colpa del Covid, è apparso in netta difficoltà per tutto il fine settimana, complice anche il fatto di non aver potuto provare la nuova monoposto nella maniera corretta.
Per lui quindi un po' di "ritardo" in pista nei confronti del compagno di squadra sarebbe stato comunque da considerare normale ma certo non ci si sarebbe potuti aspettare un 18esimo posto per il pilota australiano che nel 202 ha ottenuto una vittoria di gara a Monza. Ricciardo però, tolto il successo italiano e qualche spunto nel corso della stagione, ha faticato per tutto il passato campionato - il primo con McLaren - deludendo molti fans che con il passaggio nella nuova scuderia speravano di vederlo rinascere.
Lo stesso Ricciardo si è detto molto deluso dal suo 2021 e, nel 2022, riponeva le speranze di cambiamento. La prima qualifica dell'anno sembra invece indicare una McLaren in netta difficoltà che l'australiano ha così commentato: "Purtroppo non sono troppo sorpreso, ma abbiamo bisogno di risalire. Di sicuro la 18esima posizione dimostra che è stato difficile girare oggi. Dopo Barcellona avevamo avute buone sensazioni, ma oggi dobbiamo affrontare una sfida del tutto diversa":
Stessa situazione, seppur un po' meno critica, quella di Lando Norris che è entrato in fase di Q2 ma non è riuscito ad andare oltre la 13esima posizione, non riuscendo quindi a passare il taglio per entrare in Q3.
Il giovane britannico, che guarda gli amici Verstappen e Leclerc partire dalla prima fila, non nasconde la delusione: "Penso che abbiamo fatto un buon lavoro con quello che avevamo, semplicemente non siamo così veloci come vogliamo essere. Sento che ho fatto un buon giro, abbiamo fatto alcuni miglioramenti ma, naturalmente, lo stesso vale per tutti gli altri. Dobbiamo estrarre tanto potenziale da questa vettura. In vista della gara di domani ovviamente non ci arrendiamo, ci sono molte cose da scoprire che potrebbero premiare noi o mettere in difficoltà qualcun altro. L’obiettivo è la zona punti".
Così mentre la Ferrari, che lo scorso anno lottava con la McLaren per il terzo posto nel mondiale costruttori, oggi si gioca la vittoria in Bahrain e - come ha detto Binotto - non "firmerebbe per un secondo posto", la squadra inglese si pone l'obiettivo di "lottare per la zona punti". Un tracollo inaspettato per il team di Zak Brown che negli scorsi anni si è dimostrato solido e positivo, pronto per crescere di stagione in stagione fino ad arrivare a riprendersi un posto tra i top team.
La squadra riuscirà a trovare spazio di manovra per far tornare la scuderia al livello dello scorso anno? Solo il tempo lo dirà, sperando che i piloti - ormai abituati ad altri livelli - non perdano la speranza prima dei tifosi.