“Avevamo già fatto una sessione di team building a Jerez, a inizio stagione”. Racconta Michele Pirro, raggiunto telefonicamente dopo i due giorni a Misano con i piloti Ducati. “È il primo anno che facciamo questo team building, perché comunque ci sono nuovi piloti giovani ed è bello guidare tutti insieme - spiega il pilota di San Giovanni Rotondo - Ci confrontiamo, io sono lì da tanti anni e di Ducati ne ho guidate veramente tante. Questi piloti, comunque, hanno tutti un gran talento. Ognuno ha caratteristiche diverse, i propri punti di forza, ed è una cosa che mi piace molto”.
I piloti titolari hanno girato forte con la Ducati Panigale V4 S, modificata il minimo indispensabile per rendere al massimo senza scontrarsi col regolamento. Pecco Bagnaia ha raccontato che con un paio di modifiche (sospensioni, freni e scarico) ha chiuso con un tempo di 1:35.120, a un secondo e mezzo dalla Superpole di Jonathan Rea e a quattro dalla pole position di Mavericks Vinales nel 2020. Pirro spiega che la moto è eccezionale, e che il divario con la MotoGP si avverte soprattutto nel telaio e nelle gomme: “Il potenziale è veramente alto, lo avevamo già visto anche le altre volte - racconta - Alla fine la V4 S è una gran moto per essere di serie. Rispetto ad una MotoGP? Direi che le differenze più radicali sono il telaio e le gomme… Un po’ di differenza la fanno anche i freni in carbonio, che sono più aggressivi e permettono di portare al limite la staccata. Ma per essere una moto che puoi comprare a quel prezzo, la Panigale V4S ha un livello veramente alto”.
Pirro ha approfittato della giornata a Misano per portare in pista nuove soluzioni per la MotoGP, a cominciare da una “gobba” sul serbatoio della sua moto: “Stiamo lavorando per il futuro - ha raccontato senza però scendere nei dettagli - Ma lavoriamo anche per il presente, perché vogliamo vincere il mondiale. Però è importante anche continuare a portare avanti lo sviluppo in ottica 2022”.
L’attenzione, infine, è sulla prossima gara. La sua, perché Michele scenderà in pista a Misano per la seconda wildcard della stagione (il 19 settembre) e quella della MotoGP, che tornerà in pista sul Red Bull Ring l’8 agosto: “Corro a Misano a settembre, mi aspetto di arrivarci e vedere una Ducati in testa al mondiale. Ma dobbiamo lavorare affinché questo avvenga. Un pronostico secco per l’Austria? Prima la Ducati, seconda la Ducati, terza la Ducati e quarta… la Ducati. Non importa chi ci sia sopra”.