Ducati ha organizzato due giorni di test sul circuito di Misano Adriatico per i suoi piloti: si scrive team building, si legge allenamento. In sella ad una Ducati Panigale V4 S leggermente rivista infatti, i tempi fatti registrare dai piloti risultano pericolosamente vicini a quelli di moto da corsa vere e proprie. Nel primo dei due giorni di test, Pecco Bagnaia aveva fatto segnare un clamoroso 1:36.010, tempo già di per sé spaventoso che è stato abbassato ulteriormente nella seconda giornata. Il torinese infatti ha lasciato il circuito di Misano con un 1:35.120 ottenuto con una moto quasi di serie: “Oggi, grazie alle perfette condizioni della pista, abbiamo fatto qualcosa incredibile per una moto stradale” ha raccontato l’ufficiale Ducati su Instagram. La Panigale V4 S di Bagnaia, come spiegato dal pilota, è stata preparata soltanto in qualche particolare: le sospensioni (prese in prestito dalla V4 R), i freni (con specifiche Moto2) e uno scarico Akrapovič proveniente dal catalogo degli accessori Ducati. Le gomme, infine, sono "Michelin specifica endurance dure”.
Il tempo di Bagnaia, ancora una volta, mette in luce due aspetti fondamentali: il primo è che, girando in 1:35.120, Pecco si sarebbe classificato nella top 10 della qualifica Superbike disputata circa un mese fa, a meno di un secondo dalla Superpole di Jonathan Rea (1:33.416). Non solo, perché l’alfiere Ducati è arrivato a quattro secondi dalla pole position di Maverick Vinales (1:31.077) nel 2020. Inevitabile quindi una considerazione sull’efficacia delle moto di serie che, ormai, hanno raggiunto un livello impensabile solo qualche anno fa. Leggere, potentissime e con un’elettronica estremamente raffinata, nelle giuste mani riescono a viaggiare a pochi secondi dai prototipi più veloci al mondo.
Ma soprattutto, l'iridato Moto2 ha un talento straordinario che aspetta solo di esplodere definitivamente. La seconda metà della stagione, che inizierà con due GP in Austria (8 e 15 agosto), sarà fondamentale.