Monza rimane una pista speciale per la famiglia Schumacher. Papà Michael ci ha vinto cinque volte, un record condiviso tanto per cambiare con Lewis Hamilton, e anche il giovane Mick è molto legato al Gran Premio d'Italia, come ha confermato in una lunga intervista a Libero.
"Qui ho un gran feeling con i tifosi e per questo il GP lo sento molto, un po’ come a Spa, dove mio papà esordì (nel 1991, ndr) e vinse la prima volta nel ’92. E' un tracciato da basso carico e con lunghi rettilinei andava studiato anche così, dato che mio papà qui è andato molto forte. Ho riguardato diverse sue gare, anche se le auto di allora non erano quelle di oggi. E devo dire che mi sono emozionato. Quali? Quella del 2004, nell’anno del settimo titolo vinto in carriera e con la Ferrari. Ma anche il 2006, quando vinse e andò vicino all’ottavo successo, perdendolo di un soffio a fine stagione".
Capitolo Vettel: "La notizia del suo ritiro mi ha dato una tristezza grandissima, ma capisco le sue motivazioni e sono contento per lui. Seb rimarrà comunque vicino a me e alla mia famiglia, e quando voglio posso sempre comporre il suo numero e chiamarlo per chiedergli consigli. Sono curioso di sapere cosa farà ora nella vita, e in futuro vorrei passare del tempo con lui fuori dalle piste".
Le critiche a Mick non sono mancate in questa stagione. "Non penso che nel mio percorso abbia avuto criticità, ma sì, ho commesso qualche errore. Le difficoltà mi maturano gara dopo gara e mi fanno crescere sempre di più: lo si è visto a Silverstone e in Austria, insieme al mio team".
Chiosa sul futuro, mentre si parla anche di Alpine: "Esteban Ocon è un grande amico nel paddock e una persona squisita, mi fa piacere, ma io ho un contratto con la Haas e sono felice dove sono ora. Penso solo a migliorare le mie performance in pista, dato che molte volte le buone prestazioni non le ho concretizzate come punti".