“Ci sono momenti nella vita in cui senti una forte spinta verso un cambiamento radicale e ci sono treni che passano una sola volta e devi approfittare di questa opportunità. Volevo davvero fare un cambiamento e uscire dalla mia zona di comfort” – Sembra la presa di coscienza di uno qualunque, mentre sta disteso sul lettino di uno studio di psicoterapia egli arriva l'illuminazione. Invece a parlare è un pilota della MotoGP: Miguel Oliveira. E il teatro è quello di una radio portoghese che ha ospitato l’ormai ex KTM per una lunga intervista.
“Io non ce l’ho con KTM – ha detto Oliveira – Non ci siamo lasciati male, anzi. E non posso dire di non essere stato trattato bene, però non c’erano i presupposti per andare avanti insieme. La squadra ufficiale voleva un pilota con caratteristiche diverse dalle mie e c’era la possibilità di andare in Gas Gas con una moto che, di fatto, è una KTM verniciata di rosso. Lì avrebbero gradito un pilota spagnolo e uno portoghese, ma io sentivo di voler cambiare, di voler provare altro. Le offerte non sono mancate, compresa quella da parte del Team Gresini che mi avrebbe permesso di guidare una Desmosedici, ma il progetto di Aprilia e di RNF è quello che mi è piaciuto di più”. Il pilota portoghese è convinto di poter far bene con una moto che è andata forte nel 2022 con Aleix Espargarò e che si sposa bene con le sue caratteristiche, anche se i colori non saranno quelli della squadra ufficiale. E’ chiaro che in Aprilia, magari rispetto a altri marchi e vista anche l’età di Oliveira, c’è una promessa di futuro che può apparire più concreta, anche perché l’obiettivo di Miguel è uno solo: “Io voglio vincere un titolo mondiale, so di poterlo fare. Credo che il titolo mondiale possa arrivare presto”.
Una dichiarazione che, ad oggi, suona di sparata, ma il portoghese non ha esitato a definirsi “un ostinato e un tenace” e se l’Aprilia si rivelerà una moto in grado di competere con le altre, Miguel Oliveira potrebbe effettivamente dire la sua. In MotoGP ha già vinto e sul gradino più alto del podio, nella massima categoria delle corse in moto, non ci sale chiunque e non ci si sale per caso. Un sogno, il suo, da condividere con una nazione intera, visto che il Portogallo non ha altri rappresentanti in MotoGP, pur potendo vantare il più famoso degli sportivi. “Cristiano Ronaldo – ha concluso Oliveira – è un punto di riferimento anche per me. E’ un grandissimo professionista, è uno che ama quello che fa e che ha una serietà assoluta. Ci siamo conosciuti e, anzi, lo invito a questa trasmissione radiofonica, magari per un confronto e una intervista da fare insieme”.