E’ l’unico che può dire che lui c’era già quando c’erano ancora tutti: Aleix Espargarò s’è confrontato in pista con i più grandi, da Valentino Rossi e Casey Stoner fino a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, passando per Marco Melandri e Marco Simoncelli, però adesso comincia a pensare di appendere il casco al chiodo anche lui.
Il pilota dell’Aprilia, infatti, è ormai il grande vecchio del Circus e alla fine della scorsa stagione ha rinnovato per altri due anni il suo contratto con l’azienda italiana. Poi, però, sarà tempo di pensare a altro da fare, o magari di dedicarsi completamente al ciclismo, la grande passione che si trascina dietro da una vita. Lo ha detto lui stesso, in una recente intervista in cui ha ripercorso l’anno più magico tra quelli che ha trascorso in MotoGP. “Al momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024 – ha ammesso - Quello che ha fatto Valentino Rossi è grandioso, ma non credo di avere la forza per fare la stessa cosa”. Aleix Espargarò, quindi, sente di avere ancora due stagioni per dare il meglio e, magari, coronare il grande sogno di salire sul tetto del mondo con Aprilia. Una squadra e una moto in cui non credeva quasi nessuno, fino, appunto, alla scorsa stagione.
“Nel 2022 siamo riusciti a salire per la prima volta sul gradino più alto del podio – ha caricato il pilota spagnolo – nessuno l’avrebbe creduto, eppure l’abbiamo fatto. Siamo una grande squadra e possiamo migliorarci nel 2023. Non vedo perché non dovremmo crederci”. Nessuno strascico, quindi, sulle polemiche sollevate dallo stesso Espargarò alla fine della scorsa stagione, con il pilota che è anche tornato a scusarsi con Massimo Rivola e con gli uomini di Aprilia. “Loro – ha aggiunto – sanno quale è il mio carattere: parto facilmente. Mi rendo conto che è stato un errore attaccare pubblicamente la mia squadra in quel modo, avremmo dovuto risolvere tutto internamente. In questa situazione, forse sono andato un po' troppo oltre. La verità è che la mia squadra ha commesso grossi errori così come io ho commesso grossi errori, come ad esempio a Barcellona. Ci sta, ma adesso, finalmente, dopo quindici anni sento di poter dimostrare davvero il mio talento: in Aprilia siamo pronti!”.