In principio fu Massimo Rivola: “Abbiamo un contratto con tutti i nostri piloti, Honda non deve venire a romperci le scatole”. Il Team Repsol, è tutt’altro che un mistero, sta infatti cercando un degno sostituto (da Misano sembra) per Marc Marquez, ormai ufficialmente diretto verso il Team Gresini per il 2024. I manager della Honda sono andati quindi da Maverick Viñales, Miguel Oliveira e chissà quali altri piloti. L’alternativa è quella di sottrarre Johann Zarco al Team LCR - ma per Cecchinello potrebbe essere inaccettabile - o dare fiducia a Iker Lecuona, attualmente in Superbike proprio con Honda.
Durante gli incontri con la stampa del giovedì però, Miguel Oliveira non è sembrato esattamente d’accordo con Massimo Rivola: “Abbiamo visto team lasciare a casa piloti nonostante il contratto (Pol Espargarò, ndr.), piloti stracciare i contratti con un anno d’anticipo: tutto può succedere”. Poi ha aggiunto che è vero che ha un contratto per il 2024 e che una vera opinione di svincolo non c’è. Resta il fatto che di questi tempi i contratti valgono poco, specialmente quando il posto libero è quello di Marc Marquez ed il budget per pagare una penale dovrebbe esserci.
Prima del GP poi un piccolo incidente diplomatico con Simon Crafar, pit reporter Dorna: Simon chiede a Wilco Zeelenberg, Team Manager di Aprilia RNF, un’informazione sulla scelta delle gomme di Miguel e Raul. Crafar ha un forte accento irlandese, Zeelenberg non sente troppo bene e risponde: “Per quanto riguarda la ragazza non so, Raul monta la media”. Ne esce in fretta un caso mediatico sul commento “sessista” dell’ex pilota nei confronti del portoghese, suscitando l'ennesima (folle) ondata di attacchi sui social. In seguito sono stati i diretti interessati a chiarire la dinamica dell’accaduto con tanto di foto assieme, eppure l’idea che tra Miguel Oliveira e il suo team si sia rotto qualcosa è più che una sensazione. Come è più che una sensazione che Fabio Di Giannantonio, ormai in crescita verticale negli ultimi GP, abbia trovato una sella per il 2024.