Dopo aver scoperto che un tecnico del Team Avintia aveva presentato un test PCR falso prima del GP dell’Amilia Romagna a Misano Adriatico, IRTA ha comunicato che nei confronti dell’uomo si sarebbe proceduto ad una sospensione sia per quanto riguarda la tappa italiana del mondiale, sia per quanto riguarda gli ultimi due GP di questo 2021. Il tutto in attesa di valutare in maniera più approfondita se e come procedere oltre, con altre eventuali sanzioni. La notizia di oggi, però, è che non ce ne sarà bisogno, perché Avintia ha giocato d’anticipo, licenziando in tronco il suo dipendente.
Tolleranza zero, quindi, e mano pesante da parte della squadra che, pur essendo solo parte lesa nei fatti, si è anche scusata con Dorna, IRTA e con tutto il paddock. “Da parte di Avintia Esponsorama Racing – si legge in una nota del team spagnolo - siamo pienamente d'accordo con tutte le misure prese da Dorna e IRTA, in linea con la nostra politica del team e il nostro codice di condotta, a cui tutti i membri del team, inclusi meccanici, tecnici, familiari, sponsor o altre persone vicino alla squadra, devono tenere. Siamo quindi costretti a prendere specifici provvedimenti disciplinari e a tagliare ogni rapporto con il membro della nostra squadra che ieri, come scoperto grazie al grande lavoro di Dorna e IRTA, ha falsificato senza successo un test PCR per poter accedere al paddock di Misano per il prossimo Gran Premio”.
In sintesi: licenziato e anche senza appello. Con Avintia Esponsorama che aggiunge: “La squadra è indirettamente responsabile di sostenere i costi delle misure straordinarie del protocollo Covid-19 per tutti i suoi dipendenti e siamo consapevoli che questo tipo di azioni sono a proprio vantaggio e allo stesso tempo per il resto del persone nella squadra e nel campionato del mondo. Questi comportamenti danneggiano non solo l'immagine della squadra, ma anche il resto del paddock e l'intero mondiale. Vogliamo chiarire che è responsabilità di ogni singolo membro del team conservare i propri dati di accesso e i risultati dei test PCR per gli organizzatori su una piattaforma online, in conformità con le linee guida attualmente per l'accesso al paddock per Covid- 19 ragioni sono valide".