Voto 0 all'applauso di Bagnaia. Non ci è piaciuto neanche un po', caro Pecco. Hai fatto quello che dovevi fare: provarci. Non è andata come speravi e come speravamo? Non importa! La MotoGP ha bisogno di manovre al limite, di cuore buttato un po' più avanti, di piloti che non si accontentano e vogliono vincere sempre. Nei tempi che tutti rimpiangiamo funzionava così...e funzionava bene. Quindi non c'è affatto da darsi del "cogl*one", perchè provarci lì era un dovere! Ok essere severi con se stessi, ma così è troppo. Perdonarsi sempre, assolversi mai!
Voto 1 a Suzuki. Ormai sembra che si limitino alla comparsata, ma il mondiale andrebbe onorato fino a Valencia, anche perchè c'è una lotta serrata in testa e non è giusto che "Suzuki non sia più tra gli avversari". Per sostituire Joan Mir hanno chiamato un'altra volta un collaudatore del Giappone, quando forse quella sella avrebbe fatto proprio bene a qualche giovane promettente, come esperienza da fare. Rins ha avuto noie in gara nonostante un ottimo passo in prova e l'altra moto ha persino preso fuoco. Esserci è un dovere!
Voto 2 a Takaaki Nakagami. Ok che la Honda RC213V non è la miglior moto del mucchio, ma il giapponese ha ottenuto per il rotto della cuffia il prolungamento del suo contratto. Nel GP di casa, sul circuito in cui è cresciuto non è mai stato della partita. Va bene tutto, vanno bene la correttezza e la capacità di sposare un progetto, ma arrivano momenti in cui serve il cuore, in cui c'è da spingersi un po' più in là, costi quel che costi. Braccino?
Voto 3 a Darryn Binder. Finire la gara sarebbe stato veramente importante: una caduta che non ci voleva. Così no, dai!
Voto 4 a Tetsuta Nagashima. Qualcuno lo ha descritto come il futuro del motociclismo giapponese, un pilota molto simile a quelli che negli anni '90 ci hanno fatto godere come ricci. A Motegi ha avuto la possibilità di partecipare come wild card, portando i colori tradizionali di Honda sulla carena.Ma è andata male, malissimo, con tanto di stesa sulla ghiaia. 'Nnamo bene!!
Voto 5 a Alex Marquez. Neanche il ritorno in pista del fratellone sembra avergli dato un minimo di slancio. Ha l'aria di quei piloti che aspettano solo la fine della stagione per voltare definitivamente pagina. A Motegi è arrivato a un pelo da Pol Espargarò, che gli ha soffiato il posto in ufficiale e ci saremmo aspettati l'attacco feroce...invece c'ha rinunciato. Così è brutto!!!
Voto 6 a Franco Morbidelli. Un punto preso...qualcosa si muove. Spingi Fra', spingi!!
Voto 7 a Enea Bastianini. Non molla mai, ci prova sempre e ha quell'aggressività che rende tutto più spettacolare. la sua Desmosedici sventolava di qua e di là negli ultimi giri, ma lui, come da motto, ha spinto sempre come un bastardo. Generoso, aggressivo, capace di salvare la giornata anche quando le cose non girano come dovrebbero. Questo qua è forte veramente!
Voto 8 a Marc Marquez. Che gli vogliamo dire? Negli ultimi giri ha accusato la fatica, ma non il dolore e a dirlo è stato lui stesso. Questo significa che da qui a Valencia lo ritroveremo sempre lassù, a bagarrare con i primi. E significa pure che con tutta probabilità sarà uno degli arbitri del mondiale, perchè metterselo dietro sarà difficile per tutti. Da non dimenticare che fa anche i conti con una moto con cui nessuno è riuscito a andare forte. Nessuno, tranne lui! Bentornato ragazzo!!
Voto 9 a Fabio Quartararo. Quando non ci si mette di mezzo la sfiga riesce sempre a portare a casa punti importanti. Non commette mai errori e questa è la grande fortuna di Yamaha. Non commette errori neanche dopo, quando nelle dichiarazioni, invece di sparare a zero come farebbe qualsiasi piloti che si ritrova tra le mani un mezzo cancello, cerca sempre di mantenere la calma. Anche ieri lo ha detto: "così è frustrante". Ma mai una parola in più. Chapeau!
Voto 10 a Jack Miller. Praticamente perfetto. Davvero niente da dire questa volta, peccato che gli capiti molto di rado e peccato pure che gli sia capitato proprio adesso che è ai saluti con Ducati. Stato di grazia in terra nipponica!
Voto 10 e lode a Pecco Bagnaia. Il voto vale fino a prima dell'applauso, caduta compresa. L'abbiamo già detto: dove provarci. E' stato perfetto in gara, amministrando e lasciando che gli attacchi (anche di bastianini) non lo innervosissero oltre il dovuto. Concentrato, preciso, capace di risalire nei giri finali e perfetto anche nella caduta. Perchè qualsiasi altro pilota, trovandosi in quella situazione, avrebbe tirato giù anche Quartararo. Pecco, invece, s'è steso proprio per evitare di centrarlo. Se non c'avesse provato sarebbe rimasto col rimorso per sempre. Vale un titolo!