Ha portato a casa il primo podio per il team di Valentino Rossi e, ad oggi, è il grande favorito nella speciale classifica del Rookie of the Year, con 74 punti in campionato. Marco Bezzecchi sbaglia sempre meno, cerca consistenza, impara. E a Motegi chiude il GP con un 10° posto, da 5° Ducati al traguardo: “La scelta delle gomme è stata difficile perché non avevo mai provato la dura durante il weekend - ha raccontato in un’intervista pubblicata da Speedweek - Sapevamo che con la morbida sarebbe stato troppo rischioso perché accelerazioni e frenate sono molto violente, quindi abbiamo scelto le dure ed è stata la scelta giusta”.
Mentre Ducati vorrebbe gioco di squadra da parte di Enea Bastianini, che anche in Giappone non ha fatto sconti a Bagnaia, Bezzecchi spiega che l’amicizia con Pecco l’ha portato a non tentare l’attacco nella seconda metà di gara, quando invece avrebbe potuto pensare di superarlo: “Sono partito bene, ma quando ero dietro a Pecco non volevo rischiare un disastro e quindi sono rimasto dietro di lui. Alla fine sono riuscito a ottenere un altro posto tra i primi 10 dopo una lotta con Zarco, è andata bene così”. L’Academy di Valentino Rossi quindi ha giocato il suo ruolo, perché come ha confermato lo stesso Bezzecchi non c’è stata nessuna richiesta da parte della Ducati: “Ho ho pensato un po' troppo durante la gara. Pecco è il mio grande amico, ma il mio ritmo sarebbe stato migliore e ho preferito non attaccarlo. È stata una mia decisione, Gigi non mi ha detto niente prima della gara".
Che poi sia servito a poco, anzi a niente, è un altro discorso. Con quattro gare rimaste e 18 punti da recuperare per Bagnaia - che lo voglia o meno - avere più di un amico in griglia sarà fondamentale. Anche se l'unico modo per giocarsi il titolo sarà portare la moto sul podio tutte le domeniche.