Voto 0 a quelli che godono per Marc Marquez. Tirare in ballo il karma, fare meme da ebeti e commentare sui social con parole che nemmeno la più acida delle zie zitelle fa vomitare davanti al calvario di un ragazzo (attenzione, un ragazzo prima ancora che un pilota) che sta combattendo per mantenersi dentro un sogno. Ok il 2015, ok essere valentiniani, ok il tifo, ok tutto, ma Marquez è un fenomeno vero e vederlo così dovrebbe far male a chiunque ha un briciolino di sensibilità! Lui, per la quarta volta in due anni, finirà sotto i ferri quando chiunque avrebbe detto basta. Si chiama ostinazione e è la misura della forza...la sua è immensa! Lasciatevelo dire: siete delle me*de...!
Voto 1 a chi non c'ha pensato. Primo Mugellodopo il Covid, primo Mugello senza Valentino Rossi. Gente poca, ma poca davvero.Il motivo? Probabilmente una serie di scelte fatte alla ca**o. A Le Mans, appena due settimane fa, una campagna di prezzi popolari ha permesso di registrare il tutto esaurito, al Mugello, invece, sono aumentati pure i panini salamella e cipolla. Poi, come se non bastasse, giuto per far andare sulle palle ancora di più le batterie con le ruote, s'è negata anche la tradizionale invasione per dare spazio alla MotoE. Ritirare il 46 con tanto di comparsata di Vale non è bastato, così non si va lontano... Al Mugello c'hanno dormito
Voto 2 alla Suzuki. Ci sono due modi di uscire di scena: onorando fino alla fine un impegno e permettendo a squadra e piloti di garantirsi un futuro, oppure come sta facendo Suzuki. Sviluppo zero, morale sotto i tacchi e, inevitabilmente, piloti stesi e arresi. Roba brutta!
Voto 3 a Max Biaggi. Avrebbe dovuto ignorare gli accordi e continuare a girare con la RS250 fino a finirsi la benzina. Perchè quel sound lì è la colonna sonora perfetta del Mugello e tra quelle colline, in soli pochi giri, c'ha fatto godere come ricci a risentire quella musica e quell'inconfondibile odore di miscela. La disobbedienza, caro Max, a volte è necessaria. Ridateci le due tempi, fateci tornare giovani, please!
Voto 4 a Enea Bastianini. Erroraccio imperdonabile. Quando è caduto stava volando, girando mezzo secondo più forte di tutti, poi la scia di Aleix Espargarò lo ha tradito mandandolo lungo in staccata. E' mancata un po' di malizia e probabilmente anche un po' di esperienza, ma c'è un mondiale da vincere prima ancora di pensare alla Desmosedici tutta rossa. Nessuna distrazione Enea, perchè si può fare. Vietato sbagliare adesso!
Voto 5 a Andrea Dovizioso. Ha alle spalle una carriera sempre ai vertici e ha abbastanza esperienza per alzare la voce con quelli di Yamaha e del suo team. Invece sembra stare lì, arreso e demoralizzato, ad aspettare che finisca la stagione per liberarsi di un peso. Anche al Mugello non è stato praticamente mai in partita e così, prendendo 31 secondi dal vincitore, fa quasi brutto. Cui prodest?
Voto 6 al Diggia e alla VR46. Due esordienti e mezzo nelle prime tre posizioni in griglia alla partenza e un Team che ha aperto i battenti da pochissimi mesi (e pure un pochino in ritardo causa sceicco scomparso) oltre a quello della Gresini Racing, che non è nuovo ma è (purtroppo) totalmente rinnovato. Giovani, belli e pure bravi un bel po'. Il 6 è cumulativo e tiene conto del passo un po' perso in gara, ma ci sta e vale come un 8 (che però questa volta lo ha meritato qualcun altro). Daje, che c'è speranza!
Voto 7 a Aldo Drudi e il Team Gresini. La livrea scelta per le Desmosedici del Team Gresini è da paura e dispiace pensare che l'abbiamo vista solo al Mugello. Un modo colorato, anche scherzoso, di invocare la Pace e un messaggio che, quindi, è stato forte e chiaro in un mondo, quello della MotoGP, che invece sembra far finta che non ci sia un conflitto in corso e gente che muore ogni giorno. Mettete dei fiori nei vostri bombardoni!
Voto 8 al Aleix Espargarò. Ancora sul podio con la sua nuova Aprilia alettonata come le macchine tuning dei truzzi veri. Lui, però, di truzzo ha ben poco e sta lì, in piena lotta per il mondiale. E' partito male, poi ha martellato come un Jorge Lorenzo dei tempi d'oro, ma mettendoci sopra anche sorpassi aggressivi e prendendosi un bel po' di rischi. Che gli vuoi dire a questo Espargarò? Vasco Rossi direbbe: eh già, io sono ancora qua!
Voto 9 a Pecco Bagnaia. Ha vinto al Mugello e non è una cosa che riesce a tutti. Preciso, sempre concentratissimo, s'è messo nel sacco 25 punti che gli permettono di riaprire un po' il mondiale. Il suo l'ha fatto e l'ha fatto più che bene con una Desmosedici che non è ancora il perfetto missile terra terra delle ultime gare della scorsa stagione, il problema è che il suo l'ha fatto pure Fabio Quartararo. Coscienza pulita e vediamo che succede!
Voto 10 a Fabio Quartararo. Ha sofferto per tutto il fine settimana, provando a far andare forte una Yamaha M1 che, invece, di andare forte non ne vuole sapere. Mentre le Ducati toccavano i 363 come velocità di punta, lui s'è dovuto inventare di tutto sul guidato per colmare il gap tecnico. Lo ha fatto e è arrivato a poco più di mezzo secondo dal vincitore, confermandosi leader del mondiale e dimostrando a tutti che non ne sbaglia una. Garanzia di qualità!
Voto 10 e lode a Marc Marquez. Non ha vinto, è arrivato dietro, ma il nostro dieci e lode è per lui. Nei prossimi giorni finirà di nuovo sotto i ferri per le noie alla spalla e in conferenza stampa, sabato, ci ha raccontato di quanto avesse sofferto (sempre in rigoroso silenzio) negli ultimi mesi. Da due anni gli sta capitando di tutto, però sta lì, con una ostinazione che sfiora il masochismo. Ha tutto e ha vinto tutto, invece si mette di nuovo nelle mani dei medici per restare dentro un sogno che coltiva sin da quando era poco più che neonato. E' un eroe romantico, con buona pace di quelli che hanno preso zero in queste MOWgelle! Ti aspettiamo Marc!