C’era una volta il Mugello. Quello tutto giallo, di quando correva Valentino Rossi, ma anche quello di ancora prima, quando tre giorni sulla collina di Scarperia erano un rituale a cui qualunque appassionato di motori non avrebbe mai rinunciato. Per nessuna ragione al mondo. Per godersi tre giorni di gas aperto e briglie sciolte, ma anche per rinnovare una tradizione che si consacrava, come una promessa per l’anno successivo, nell’iconica invasione di pista. Arrivo, festeggiamenti, giro d’onore e poi cancelli spalancati per salutare i piloti da sotto il podio. Adesso è finito pure quello. Perché in un Mugello desolatamente vuoto rispetto a quanto ricordavamo, Giò Di Pillo, che è la voce storica di questo circuito, ha avuto l’ingrato compito di annunciare l’ennesima prescrizione. Quella che, in qualche modo, fa più male: niente rituale, niente invasione.
Subito dopo la fine del GP d’Italia della MotoGP, infatti, scenderanno in pista le MotoE. Che, poverine, già di loro non è che scaldano i cuori e, dopo questa decisione, potrebbero addirittura finire per essere letteralmente odiate. Sì, ok, siamo sempre un po’ polemici, ma le tradizioni sono una cosa seria e il futuro è qualcosa che va accolto, non imposto. Altrimenti va sulle palle. E genera quell’effetto di contrarietà che rende chiusi anche al nuovo che arriva. Soprattutto quando la scelta sbagliata non è l’unica nel bel mezzo di un movimento, quello degli appassionati di motorsport, che sta perdendo pezzi e che sta attraversando pure una discreta fase di sfiga. Valentino Rossi ha detto basta, l’altro che scaldava i cuori ha noie a una spalla e dovrà operarsi di nuovo, e gli altri piloti, almeno per adesso, non hanno l’aria delle rockstar che invece dovrebbero essere. Se a questo aggiungiamo i costi (90 euro il minimo, per stare nel giorno della gara sui prati), il pasticcio è bello e fatto. Eppure, in Francia, appena poche settimane fa, s’era avuta la prova di come andava cucinato un GP del dopo Valentino Rossi: tanta festa, niente gretismi e prezzi popolari! Bastava prendere la scia…e magari fare meglio.