Ducati non vuole (più) Marc Marquez, ma nemmeno Marc Marquez vuole la Ducati. E lo ha detto chiaramente nell’ultima intervista rilasciata ai colleghi di motrsport.com. “Ducati? Non è nei miei pensieri – ha spiegato l’otto volte campione del mondo – So che ci sono state delle voci ultimamente, ma penso sia stato a causa della situazione in cui si trovava la Honda durante questi due anni. Ma la verità è che non sto considerando un cambio di scenario. Ho un contratto di due anni, sarebbe un grosso errore pensare di andare via adesso che ho ancora due stagioni da fare con la Honda”.
Non intende pensarci adesso, ma è chiaro che ci penserà alla fine della prossima stagione, se le cose non dovessero andare come spera. Perché Marc Marquez con Honda è stato più che chiaro: “Io voglio vincere ancora”. Solo che la delusione di cui tanto si è parlato in queste ultime settimane non c’è e a spiegarlo è stato lo stesso fenomeno di Cervera. “A Sepang abbiamo provato alcune cose e i tempi non sono stati esaltanti – ha detto – ma questo non significa che sono deluso. Nelle mie dichiarazioni ho semplicemente detto che se avessimo dovuto correre subito lì a Sepang non saremmo stati competitivi, ma la mia non era una sentenza per tutta la stagione”.
Equivoco chiarito, quindi, con Marc Marquez che comunque tiene i piedi per terra e riconosce che il lavoro da fare è ancora tanto. E che bisognerà farlo in fretta per partire subito forte in questo 2023. “È dura per tutti, ma soprattutto per la Honda – ha affermato - Logicamente è dura per me perché sento di appartenere alla famiglia Honda. Siamo il Repsol Honda Team e siamo costretti a lottare per i titoli ogni anno. Quando sei nella migliore squadra del mondo sei obbligato a farlo, che sia io o il mio compagno di squadra”.
Un modo per suonare la carica e ribadire una appartenenza, ma anche per spazzare via tutta la nebbia su una presunta crisi nei rapporti umani tra lo stesso Marquez e gli uomini di Honda.” È chiaro che da un giorno all'altro non si capovolge completamente la situazione – ha concluso - Non può essere che tu soffra molto e all'improvviso diventa la moto dei tuoi sogni. A Portimao si vedrà, in gara si vedrà, e durante l'anno si vedrà. Quello che conta è migliorare sempre.