Quando Razlan Razali aveva spiegato che per avere le moto ufficiali basta chiederle (e quindi pagarle) nessuno si era immaginato che a staccare l’assegno sarebbe stato il pilota, in questo caso Fabio Quartararo. Ma il francese, promosso nel team ufficiale per il 2021, lo ha spiegato chiaramente durante un’intervista a Moto Revue: “È stata una scelta che abbiamo fatto con Eric Mahé, il mio manager - ha spiegato Fabio - quando abbiamo visto i tempi sul giro che Vinales aveva fatto a Valencia alla fine del 2019 ci siamo detti che dovevamo avere quella moto. Anche se significava tagliare lo stipendio del 2021. Forse adesso me ne pento un po’, ma in questa vita ci sono scommesse che si vincono, altre che si perdono. Abbiamo vinto tre Gran Premi, possiamo ritenerci soddisfatti”.
L’unica differenza rispetto alla Spec-A fornita a Franco Morbidelli (con cui il pilota romano correrà anche nel 2021) è nel motore, in quanto il telaio ed il resto della componentistica restano invariati. Niente favoritismi all’interno del box quindi, ma una sorta di gentleman agreement: se vinci più degli altri il motore lo pagano le aziende, se arrivi dietro ti verrà detratto dallo stipendio. Una dinamica che aveva vissuto anche Andrea Dovizioso nel 2012, quando corse assieme a Cal Crutchlow per la Yamaha Tech3 di Hervé Poncharal.
Durante l'intervista Fabio Quartararo ha anche analizzato le difficoltà sul piano mentale con cui ha dovuto fare i conti durante la scorsa stagione: “L'anno scorso ho pensato troppo, volevo lavorare troppo. Quando le cose non andavano bene, mi dicevo: 'È la moto, sono io, è questo, è quello ...'. A volte ho provato a cercare soluzioni al posto degli ingegneri. E so come cambiare una ruota, ma niente di più. A un certo punto volevo controllare tutto, la moto, i meccanici ... Ma tutti fanno quello il possibile e il mio lavoro è guidare. Oggi mi alleno per quello perché so che devo concentrarmi su quello che so fare”.
Infine, il francese ha raccontato la sua esperienza con il Covid: “Questo è qualcosa che pochi sanno… In effetti, ho preso il Covid-19 una settimana dopo Portimao. Ho abbassato un po’ la guardia con la mascherina ed il distanziamento e l'ho pagata. Ho passato dieci giorni a letto e mi ci sono volute quasi tre settimane per riprendermi fisicamente. Non è stato un periodo facile, quando sono tornato in moto mi sono sentito come se stessi ricominciando da zero. Ma adesso sono pronto per affrontare la stagione 2021″.