Il GP di Thailandia è stato un ritratto di quel motociclismo che fa innamorare le persone, una di quelle gare che ti spingono a informarti su quando sarà il prossimo weekend di gara. Prove di coraggio e bordate di talento da ogni dove, tanto da farti desiderare di avere due televisioni per vedere tutta la corsa. Non sarà sempre così, eppure ci sono buone possibilità che il prossimo anno vedremo anche qualcosa in più: la lotta per la supremazia in Ducati, che con la Desmosedici controlla il campionato, è il grande tema di questa stagione e lo sarà anche nella prossima. Oggi a contendersi il titolo di miglior pilota sulla miglior moto ci sono Jorge Martín e Pecco Bagnaia, domani si aggiungerà Marc Marquez.
Se tra i primi due stiamo vedendo uno scontro equilibrato tra due piloti che hanno passato assieme una vita, il prossimo anno sarà tutto diverso. Marc Marquez ha scelto Gresini per vincere, anzi: per rilanciare la sua carriera e obbligare Ducati a considerarlo per il 2025. Ora che i contratti sono firmati e chiusi in un cassetto ha cominciato il suo lavoro per la prossima stagione puntando dritto al capobranco, al pilota col numero uno sul cupolino: la sua lotta con Pecco Bagnaia - di seguito un estratto pubblicato sui profili social di Sky Sport MotoGP - è un grosso antipasto di quello che vedremo tra qualche mese. In quello scontro tra generazioni Marc una Ducati sembra averla già, tutto quel cuore che aveva deciso di risparmiarsi dopo il Sachsenring, quando aveva promesso di non rischiare più per una posizione a metà classifica, è tornato a farsi vedere in Thailandia. È vero, la sua Honda era più a posto a Buriram, ma c’è anche il fatto che prima non aveva niente da perdere ma neanche nulla da guadagnare, ora un motivo per spingere c’è e si chiama Ducati. In un paio di giri Marc vede letteralmente rosso e spinge la sua Honda al limite, Pecco gli restituisce il favore immediatamente. Anzi, lo accompagna all’esterno dopo un sorpasso contro natura a velocità folli, che è un po’ come buttare giù un boccale di benzina quando ti sfidano a una gara di bevute: non ci provare nemmeno, chiudiamola subito.
Giochi psicologici, prove di forza. Da un lato Marquez che vuole tornare ad imporsi sulla categoria come faceva prima dell’infortunio, dall’altro Francesco Bagnaia che non è uno stupido né tantomeno un pilota senza gli strumenti per rispondere.
È un equilibrio sottile per imporre la propria legge sull’altro. Marc l’ha fatto tante volte, da giovane promessa prima e da fuoriclasse poi: ha regolato i grandi - Pedrosa, Lorenzo e Rossi - e si è imposto su chi voleva portargli via lo scettro, nello specifico un Andrea Dovizioso decisamente in forma negli ultimi anni di dominio dello spagnolo. La sensazione netta in quello scambio è che tra Pecco e Marc ci sia stata più di una posizione al traguardo: si è visto un Marquez più che mai determinato e un Bagnaia pronto a tutto per ridimensionarlo, per rimetterlo al suo posto. Se le cose dovessero andare sufficientemente bene a Marc all’interno del Team Gresini, ed è difficile pensare il contrario, ci sono buone possibilità che il prossimo anno lo rivedremo nella sua forma più feroce e combattiva, pronto a tutto per togliere la moto a uno degli ufficiali trasformandosi in quel problema che nessuno vorrebbe avere. Pecco l’ha capito subito e farà l’impossibile per rispondere a tono a ogni buona occasione, un po’ per sé e un po’ per il suo maestro che difficilmente sopporterebbe il 9° titolo dello spagnolo.