La gara di Marco Bezzecchi a Buriram è passata un po' sottotraccia, complice l'incredibile bagarre per la vittoria tra Jorge Martín, Brad Binder e Pecco Bagnaia. Eppure il Bez sarebbe potuto essere della partita, se solo non si fossero presentati una serie di ostacoli sul suo cammino. "Beghe" - così come le chiama lui - che non ti aspetteresti quando scatti dalla quarta casella, dopo una buona qualifica e al termine di un weekend in cui sei sempre stato tra i migliori in pista. Invece un incrocio di traiettorie ha costretto Marco ad andare "lungo" in uscita di curva 1, subito dopo lo start. Una volta tornato in carreggiata, la tabella dei tempi segnalava il numero 72 in decima posizione. Poi, sempre nei primi giri, c'è stata la carenata con Marc Marquez in curva 6, che ha fatto sì che la Ducati del Team Mooney VR46 perdesse ulteriore terreno dal gruppo di testa.
Da quel momento in poi, dal sesto giro in avanti, Bezzecchi ha messo in piedi una strepitosa rimonta: in soli sei passaggi Marco ha scavalcato Maverick Vinales, Fabio Quartararo, Marc Marquez e Aleix Espargarò, beneficiando nel frattempo della scivolata di Alex Marquez. Ci sono voluti altri sei giri per ricucire il gap da Luca Marini, su cui Bezzecchi ha avuto la meglio dopo una battaglia corretta e divertente. L'ultima fase di gara Marco l'ha vissuta in un limbo: troppo veloce, lui, per pensare che gli inseguitori potessero assaltare la sua quarta posizione; troppo distanti, i tre davanti, per azzardare l'impresa. Il ragazzo di Viserba, in ogni caso, ha continuato a spingere, con un ritmo (culminato dall'1'30"896, miglior giro in gara) che forse nessuno aveva nella domenica thailandese.
Comprensibilmente, dopo la bandiera a scacchi, qualche rimpianto ha attreversato lo stomaco di Bezzecchi, quarto e - nonostante tutto - a soli due secondi da Jorge Martín. Marco, tuttavia, non è di quelli che si fissano a rimuginare sugli eventi, ma guarda avanti e cerca sempre la metà piena del bicchiere. Fa la stessa cosa quando gli si chiede un primo bilancio del suo 2023, di quello che sarebbe potuto essere senza la frattura alla clavicola di tre settimane fa (non va dimenticato che nel giro di venti giorni, fresco di operazione, il Bez ha affrontato tre weekend di gara consecutivi, chiudendo sempre in top six): "Secondo me il podio ci poteva stare - ha raccontato Marco ai microfoni si Sky - però ho fatto qualche errorino io. Alla prima curva, subito dopo la partenza, per poco non prendo in pieno Aleix, quindi sono andato largo, ho perso un po' di posizioni. Poi mi sono toccato con Marquez, cioè...mi è venuto addosso. Anche lì ho perso un po' di posizioni, mi hanno passato sia Quartararo che Raul Fernandez, e dopo venir su è stata dura, anche perché ad esempio quando ho battagliato con Maro (Luca Marini, ndr) ho perso due giri. Però avevo un ottimo passo, tutte queste beghe sommate fanno un quarto posto. La spalla? Mi faceva abbastanza male, all'inizio con l'adrenalina e gli antidolorifici stavo piuttosto bene, ma da metà gara in poi ho iniziato veramente a soffrire. Una cosa che mi ha fatto stare un po' meglio è stata l'aria fresca quando sono riuscito a passare Luca. Però dopo tre weekend di fila sapevamo che la mia spalla avrebbe sofferto. Le gomme invece andavano bene, ovviamente fare delle rimonte non aiuta mai nella gestione, ma con la gomma dura dietro ero a posto, ho sofferto di più con quella anteriore, che si è scadata molto. Come avrei valutato la mia terza posizione nel Mondiale dieci mesi fa? Ci avrei messo assolutamente la firma, alla grande. Alla fine questo è il campionato del mondo MotoGP, è il massimo del motorsport su due ruote. Se senza l'infortunio avrei potuto puntare al primo o al secondo posto in classifica? Coi 'se' e coi 'ma' non si fa un cavolo alla fine. Io sono contento di come sta andando, certe volte ho fatto qualche errore io, certe volte siamo stati un po' sfortunati, ma questo è lo sport. Alla fine è normale, dobbiamo cercare di fare meno errori possibili l'anno prossimo e innanzitutto finire bene il 2023. E comunque io, per adesso, sono abbastanza contento".