“Che fine ha fatto quella gloriosa casa motociclistica che divorava campionati e gestiva il proprio team come uno squadrone di Marines?” Comincia così il video di Luca Salvadori dedicato al GP della Thailandia, che oltre ad aver regalato grande spettacolo in pista ci ha dato qualche certezza in più per il campionato del prossimo anno. La prima è che Marc Marquez potrà provare la Ducati Desmosedici del Team Gresini già dai test di Valencia, cosa fondamentale (per lui e Gresini) in vista del 2024. La seconda è che, al netto di insistenti voci di corridoio su di un addio di Aleix Espargarò all’Aprilia, a prendere il posto dell’otto volte iridato in HRC dovrebbe essere Fabio Di Giannantonio.
In tutto questo, a stupire Luca Salvadori e non solo sono stati i modi di HRC, ben lontani dal modus operandi a cui siamo abituati nel motorsport: “La Honda è alla canna del gas. Secondo me sono completamente allo sbando, non solo tecnicamente. Passi la situazione di Marc Marquez, anche se forzata, io stesso avevo detto che sarebbe stato inutile trattenere un pilota controvoglia. Negli ultimi giorni però stiamo rasentando la follia. Qualche esempio? Puig che nelle interviste commenta ‘Sarà contento per Marquez se vincerà il mondiale con Ducati’. Ma è tuo cugino? Il tuo migliore amico? Forse devi darti un attimo una regolata perché lavori per una delle case motociclistiche più gloriose e vincenti della storia”. A tal proposito pare che a tenere Alberto Puig saldamente al timone sia un’insieme di cose, dall’ottimo rapporto con il titolo sponsor Repsol a quello con i giapponesi, a cui le critiche del paddock alla gestione Puig faticano ad arrivare.
Salvadori poi continua parlando della possibilità di Marc di fare i test, cosa che a Toprak Razgatlioglu (che non ha divorziato con un anno di anticipo e che guida una derivata di serie, non un prototipo) è stata negata: “Forse qualcuno non lo sa ma i contratti in essere, anche se si rompono prima, scadono il 31 dicembre dell’anno in corso”, spiega Salvadori. “Quindi in teoria senza neanche doverne discutere Marc avrebbe dovuto aspettare il nuovo anno per provare la Ducati, esattamente come accadde con Valentino Rossi ai tempi della Honda, quando passò alla Yamaha nei lontani anni Duemila. All’epoca Honda faceva il bello e il cattivo tempo e soprattutto non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Qui non stiamo parlando della coppa del nonno, c’è in ballo un mondiale, investimenti milionari. E i grandi capi in Honda devono sentire il direttore tecnico che dice ‘sarò contento se il nostro ex pilota vincerà il campionato con un’altra marca’ e questa gestione generale priva di polso… Marquez ha dato tanto alla Honda? Verissimo, ma ha rotto un contratto che ha firmato lui, rompendo con Honda mentre è sul fondo del mare. Marc ovviamente ringrazia dicendo ‘Io e Honda abbiamo un rapporto stupendo’… che parac*lo”.
L'annuncio tra Honda HRC e Fabio Di Giannantonio dovrebbe arrivare in settimana, mentre nei prossimi messi potremmo assistere a una rivoluzione all'interno del team ufficiale in cui anche lo stesso Alberto Puig verrà messo in discussione. Al suo posto potremmo anche vedere un manager italiano: Gigi Dall'Igna, Livio Suppo e Davide Brivio sono tre nomi importanti e papabili per Honda, anche se in questo momento siamo alla pura speculazione.