A Buriram Marc Marquez ha archiviato un weekend solido: ottavo in qualifica (dopo essere passato per il Q1), quarto in Sprint Race e sesto in gara; di gran lunga il miglior pilota Honda in pista. L'unica moto giapponese a finirgli davanti è stata la Yamaha di Fabio Quartararo, con cui Marc ha battagliato negli ultimi dieci giri. Quaranta minuti densi di sorpassi e bagarre per il 93, che inizialmente ha impensierito Pecco Bagnaia, inscenando una lotta maschia e divertente. Poi un contatto con Bezzecchi ("Marquez mi è venuto addosso", ha detto Marco in zona mista), nel fulcro di una prima parte di gara in cui l'otto volte campione del mondo ha tenuto il passo dei primissimi, firmando anche un 1'30"996, sesto miglior giro oggi in Thailandia.
Dopo il quindicesimo passaggio, la gomma hard montata sul retrotreno della Honda ha cominciato a mostrare i primi segni di fatica, e lo spagnolo si è messo in gestione: scavalcato dal Diablo, Marc ha aspettato che Luca Marini ed Aleix Espargaró calassero vistosamente, guadagnando quel paio di posizioni nel finale che addolciscono il sapore della sua domenica thailandese. La sensazione - confermata in parte anche dal diretto interessato - è che Marquez si sia liberato di un peso dopo l'annuncio del trasferimento in Gresini, che maturava dal GP di Misano, non a caso uno dei migliori fine settimana del 2023 di Marc. In Romagna è cominciato un discreto periodo di forma per il 93 che, compatibilmente con le possibilità del suo mezzo, vuole chiudere al meglio l'avventura pluridecennale con Honda e tenersi in forma per la nuova, imminente, sfida in Gresini.
Entusiasmo per il futuro e rinnovata voglia di onorare il presente - sembra essere questa l'impostazione mentale con cui Marc Marquez scende in pista nell'ultima parte del 2023. In effetti, dopo la gara, l'otto volte campione del mondo è parso piuttosto pimpante, nonostante un sesto posto che in altri momenti lo avrebbe lasciato perlomeno indifferente. A cavallo tra Honda e Ducati Gresini, in bilico tra domande tecniche e discorsi che esulano dalla pista, Marquez ha parlato così: "Ho battagliato con tutti, con Bezzecchi, Pecco, Aleix, alla fine anche con Quartararo e Marini. Mi sono divertito, è stata una bella gara, 26 giri lunghi ma fatti bene. Pensavo che avremmo sofferto di più, perché abbiamo montato la dura dietro e con la dura di solito facciamo fatica, però oggi non ho voluto rischiare con la soft. Alla fine oggi riuscivo a spingere, non essere caduti né venerdì né sabato mi ha dato fiducia. Come avevo già detto a Mandalika, da Misano in poi ho cominciato a guidare bene. Anche in India e a Motegi sono andato bene, in Indonesia di nuovo ho perso un po' di confidenza, ma l'ho ritrovata questo weekend. Venerdì ho iniziato con calma, gradualmente ho guidato con sempre più energia, e i tempi vengono quando fai così. Uno quando ha deciso il futuro potrebbe rilassarsi, ma per me deve valere il contrario. Adesso devo spingere più che mai, devo mantenere intensità e voglia. Anche se lottiamo per il settimo posto devo provare a trovare il mio 100%, perché in questo modo, quando comincerò con l'altro progetto, avrò più slancio, più grinta. Sappiamo che in Malesia e in Qatar sarà molto difficile, perché oltre alla moto lì faccio fatica io. Ma poi a Valencia proveremo a fare un bel risultato. Se consiglierò qualche pilota alla Honda? La Honda ha tanta esperienza, il nostro rapporto è buonissimo e insieme si parla di tutto. Mi fa piacere provare ad aiutarli a mettere in piedi il miglior progetto Honda per il futuro, perché alla fine io vado in un'altra squadra ma sarò per sempre grato alla Honda".