Una mitragliatrice di sassi contro il bus dell’Olympique Luonnais, il team di Fabio Grosso. È successo prima della partita contro il Marsiglia allo stadio Vèlodrome. Il ct del Lione era con la squadra in arrivo nello stadio della squadra avversaria, quando un gruppo di tifosi del posto hanno iniziato a lanciare delle pietre contro i vetri del bus del team. Il lato sinistro del bus sarebbe stato completamente ricoperto di bozze, crepe e graffi, mentre il vetro anteriore destro sarebbe stato distrutto completamente.
Il caos, un’altra delle tante manifestazioni di tifo malsane tra ambienti in competizione, ha portato anche a delle conseguenze abbastanza gravi. Fabio Grosso, infatti, sarebbe stato colpito dai vetri in frantumi e sul momento è stato visto con il volto completamente insanguinato. Secondo una fonte vicina al Lione, Grosso avrebbe sofferto di vertigini, riportando vari traumi, non solo ferite sul fino, ma anche alla testa. L’allenatore è stato anche visto abbandonare l’infermeria con il capo fasciato.
I tifosi sarebbero entrati intorno alle 20:15 nel parcheggio visitatori, da subito alzando la tensione, seppur mantenendola a livelli che sembravano sicuri. Poi, con l’arrivo del bus, sarebbe scoppiato il caos. A Marsiglia, nel frattempo, sono arrivati con autorizzazione circa seicento tifosi del club di Grosso. Una fonte della polizia ha dichiarato di aver subito partecipato a un incontro con il capo delle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto, mentre un giornalista dell’Afp ha raccontando dei vari danni subiti dal bus.
La squadra sarebbe illesa, ma la partita prevista per le 20:45 è stata comunque bloccata e rinviata. L’annuncio è arrivato agli oltre 600mila spettatori recatisi allo stadio. John Textor, il presidente dell’Olympique Luonnais ha comunque precisato che non è stata una scelta legata a una richiesta della società ospite: “Non ho chiesto io di annullare l'incontro, la Ligue ci ha detto che avrebbero parlato loro con la squadra”.
“I nostri giocatori, il nostro capitano, sono stati incredibili nello spogliatoio, volevano giocare, erano pronti a giocare. La decisione non è dipesa da noi, è arrivata quando eravamo fuori dallo stadio. È in stato di choc, non riusciva a parlare normalmente, aveva dei frammenti di vetro nel viso. Sono furioso, i nostri giocatori, il nostro allenatore, si erano preparati per questa serata i tifosi volevano vedere la partita”. Nel frattempo la Gendarmeria ha arrestato sette persone sospettate di aver partecipato all’aggressione. Resta tuttavia una domanda: ma che vetri aveva l’autobus del Lione? Vista l’entità dei danni, sembra che i finestrini non fossero rinforzati, perlomeno abbastanza da poter resistere a una sassaiola dalla strada. I livelli di violenza e tensione nel mondo del calcio non hanno portato ancora le società a investire e prendere precauzioni maggiori per salvaguardare i propri giocatori e i tecnici in trasferta?