Sabato, per Valentino Rossi, è stata la peggior gara della stagione, conclusasi con il ritiro dopo aver danneggiato l’auto rientrando ai box. Era il GP di casa, nel circuito che conosce meglio e davanti a un pubblico enorme venuto solo per lui. Un disastro che ha reso ancora più dolce la domenica, di gran lunga la migliore da quando Rossi corre nel GTWCE. Il circuito è sempre lo stesso, il Marco Simoncelli di Misano, eppure le cose hanno girato nel migliore dei modi: Frédéric Vervisch parte 12°, recupera fino al 7° posto, riconsegnando a Valentino una macchina in 6° piazza alla fine del suo stint. Rossi non sbaglia nulla, è veloce e metodico e finisce per classificarsi 5° dopo un errore di Lorenzo Patrese a cinque giri dalla fine. La gara viene vinta, come quella di sabato, dall’altra Audi del Team WRT con Charles Weerts e Dries Vanthoor.
Per Rossi e Vervisch è la prima top 5 da inizio anno, il miglior risultato possibile dopo un avvio di stagione forse più complicato del previsto. La domenica di Misano ci fa venire in mente almeno un paio di cose: la prima è che nel motorsport le variabili sono inimmaginabili. Stessi piloti, stessa auto, risultato diametralmente opposto. L’altra è che, evidentemente, per correre nel GT World Challenge Europe serve esperienza. Valentino conosce bene Misano, in molti altri circuiti non ci era mai stato e ha commesso diversi errori. Capire il limite dei cordoli e della macchina è difficile, non basta il talento. Una quinta posizione, ora, fa bene al morale e servirà a rimettere a fuoco l’obiettivo più o meno dichiarato di arrivare a podio entro la fine dell’anno. Per farlo, Valentino Rossi e Frédéric Vervish hanno altri quattro appuntamenti: il 28 luglio si correrà la 24 Ore di Spa, poi Hockenheim ai primi di settembre, Valencia due settimane più tardi e il gran finale a fine mese a Barcellona.