Cala il sipario sul Gran Premio d’Italia che nei suoi cinquantuno giri ne ha viste di tutti i colori, con battaglie serratissime e situazioni al limite. Chi è riuscito, come ogni volta, a pensarci poco è stato Max Verstappen che, nonostante le prime difficoltà nel superare Carlos Sainz, dopo il cambio gomme ha allungato il gap vincendo senza troppe preoccupazioni, raggiungendo così il record del maggior numero di vittorie consecutive, dieci. Il fine settimana era iniziato in maniera quasi perfetta per la Scuderia di Maranello, con un passo impeccabile che ha portato la squadra rossa a conquistare la pole position con Carlos Sainz. Lo spagnolo, autore di una buona prima parte di stagione, è stato il più veloce in pista ed è riuscito a mettersi dietro il quasi alieno Verstappen che è ormai considerato uno dei fuoriclasse della Formula 1. Con un pilota in pole e l’altro in terza posizione le aspettative per il Cavallino erano piuttosto alte, ma la pista ha raccontato altro.
La prima parte della gara ha visto una versione decisamente rinnovata delle due SF-23, protagoniste di un terzertto con il campione del mondo in carica chiuso a sandwich tra Sainz e Leclerc e per la prima volta dall’inizio della stagione in difficoltà nel prendersi la testa della corsa. “Sono troppo veloci” è quello che ha detto in radio dopo un paio di attacchi andati a vuoto l’olandese, sconvolto della velocità con cui i ferraristi erano in grado di affrontare i rettilinei. Sainz ha mantenuto la prima posizione con le unghie e con i denti, guidando preciso, pulito e senza sbagliare fino a che Verstappen non si è trovato nella condizione ideale di poterlo superare. In ogni caso, lo spagnolo non gliel’ha resa facile, riagganciandosi immediatamente alla coda della Red Bull e dimostrando la pura velocità della sua SF-23, in grado di stare davanti a una vettura che in questa stagione viene definita perfetta. Dopo un po’ l’ha infatti raggiunto anche Checo Perez, che dopo la sosta al pit si è attaccato alle due rosse e le ha passate nel giro di poco.
Con la possibilità di avere una sola Ferrari sul podio, Leclerc ha iniziato una serie di tentativi di sorpasso su Sainz praticamente impossibili, mettendo a rischio una delle occasioni più succose della stagione per la rossa. Già nervoso dopo la sosta ai box, quando è uscito appena dietro al compagno di squadra il monegasco sembrava più in lotta con Sainz che con il resto della griglia. Fin da subito ha cercato di prendere la posizione sullo spagnolo, ignorando l’essenzialità di mantenere le coperture in buone condizioni visto l’arrivo incombente di Checo Perez, e rischiando di mandare in fumo tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Gli ultimi cinque giri, definiti divertenti da parte del monegasco, lo hanno visto impegnato a cercare di prendersi la posizione su Sainz, rischiando più di una volta di arrivare al contatto con il compagno di squadra.
Accontentarsi non è nella natura di un pilota, su questo non ci piove, ma il comportamento di Charles Leclerc nelle ultime tornate non è stato affatto lucido, tantomeno saggio, viste le situazioni spiacevoli che ne potevano derivare. Il monegasco guidava come se avesse qualcosa da confermare quando, per la vettura che è a sua disposizione quest'anno, conta poco. L’obiettivo di oggi della Scuderia Ferrari era quello di ottenere più punti possibile per riprendersi la terza posizione in campionato e Leclerc è andato a mettere a repentaglio ogni sforzo fatto questo weekend, generando anche un certo fastidio nei confronti dei tifosi.
Sul tracciato brianzolo se c’era un pilota numero uno per il Cavallino quello era Carlos Sainz, veloce fin dall’inizio del weekend, pulito e concentrato, uno smooth operator, per dirla alla Sade. Charles Leclerc si è fatto prendere dalla smania di ottenere qualcosa che non c’è, in una stagione che lo vede particolarmente sotto pressione anche a livello emotivo e che forse non gli sta permettendo di concentrarsi al 100%. Chissà quale sarebbe stato il risultato della gara se Charles Leclerc non avesse chiesto troppo alle sue gomme dopo il pit stop nel tentativo di superare Sainz, se all’arrivo di Perez si fosse fatto trovare pronto. Magari le Ferrari sul podio sarebbero state due e la rincorsa all’ultimo gradino disponibile non sarebbe stata così disperata.
Fatto sta che il Gran Premio d’Italia, la gara di casa del Cavallino, ha visto davanti a tutti i due tori della Red Bull, addirittura in parata nel giro di rientro come a lanciare un messaggio chiaro e forte, per ricordare che i leader indiscussi sono loro. Non si può giudicare come negativo il weekend della rossa, che ha massimizzato il proprio risultato, ma la situazione Sainz-Leclerc lascia un po’ di amaro in bocca.