Gigio Donnarumma tornerà a San Siro per la prima volta dopo l’addio molto discusso dopo la vittoria dell’Europeo. Il portiere italiano, miglior giocatore del torneo, ha abbandonato la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta dopo numerose controverse vicende. Il ragazzo, bandiera e capitano del Milan, non ha voluto rinnovare il suo contratto con i rossoneri accasandosi a costo zero al Paris Saint Germain. Il più grande smacco che un calciatore possa fare alla propria società è proprio questo, figuriamoci quando si parla di uno dei più rappresentativi. È così che i tifosi si sono sentiti traditi dal portiere classe 1999. Non gliel’hanno perdonata e non gliela perdoneranno mai. La squadra parigina è oggettivamente più forte, ma c’erano modi e maniere decisamente diversi per lasciarsi. Rinnovare e andare via per consentire di accumulare un bel tesoretto, era uno di quelli. E magari tutto sarebbe filato liscio, sarebbe stato più capibile. E invece no.
Le cose tra Gigio Donnarumma e il PSG non stanno andando per il meglio. Se nella Nazionale è inamovibile, in Francia ha difficoltà a integrarsi. Ed è proprio con la maglia Azzurra che rivedrà la Scala del Calcio in occasione della semifinale di Nations League contro la Spagna. Una partita determinante, l’occasione per imporsi nuovamente in Europa. Ma è proprio la città di Milano, almeno la parte di rossonera, che non lo accoglierà da eroe. Era prevedibile, scontato, forse anche giusto. Alla vigilia del delicato match uno striscione firmato Curva Sud Milano è apparso sul ponte di Via Novara (vicino allo stadio) -- : “Donnarumma a Milano non sarai più il benvenuto uomo di m***A”. Parole forti, di rabbia e delusione. Gigio li ha traditi e la frattura è oramai insanabile. Ma la polemica non si fermerà qua… o forse sì.
Perché se in molti credevano che la zona più calda del tifo organizzasse una protesta contro il portiere della Nazionale per tutti e novanta i minuti, non sarà così. Fonti vicine all’ambiente milanista ci riferiscono che non ci sarà nessuna contestazione organizzata e che gli eventuali fischi o cori arriveranno da minoranze non collegabili alla curva. Una decisione matura e dettata dalla rabbia. Il modo migliore per disprezzare un traditore è non considerarlo. Non dargli attenzioni, lasciarlo giocare con l’ansia di pensare “E adesso cosa mi diranno? Cosa succederà? Mi fischieranno? Mi urleranno contro?”. Niente di tutto questo. La curva non si espone, Donnarumma potrà difendere i pali della Nazionale in santa pace… ma preso dal rimorso. Perché quella con Gigio è stata una bellissima storia d’amore finita nel peggiore dei modi. Rivederlo sarà troppo doloroso e la voglia di salutarlo (ognuno con i propri modi) è forte, ma corrergli addosso non è la migliore ipotesi per dimenticarlo. E come nelle relazioni più belle, ignorare il proprio ex sarà la chiave giusta per lasciarsi alle spalle un passato così doloroso.