Il Gran Premio d’Australia è terminato, e i riflettori adesso sono tutti puntati sulla Ferrari e Carlos Sainz, anche se in pista non si sono resi protagonisti in senso positivo. Sainz voleva guadagnarsi un posto sul podio, anche se, durante una curva, ha sbagliato la frenata speronando l’Aston Martin di Fernando Alonso. I commissari di gara sono stati veramente implacabili nel valutare l’accaduto, decidendo di sanzionare Sainz dandogli cinque secondi di penalità. Di conseguenza è precipitato dal quarto al 12esimo posto. Una penalità che è stata contestata non solo dal team ma anche dai tantissimi tifosi, che l’hanno giudicata eccessiva se messa in relazione con altri episodi simili che si sono succeduti negli anni. Nel documento che è stato diffuso dalla FIA, in cui spiega le ragioni della penalità, la federazione ha tolto a Sainz ogni attenuante.
“Abbiamo stabilito che la vettura 55 sia totalmente responsabile della collisione, l’auto 14 era significativamente più avanti dell’auto 55 alla prima curva e tuttavia l’auto 55 ha colpito l’auto 14, causandone il testacoda e l’uscita di pista. Di conseguenza abbiamo inflitto 5 secondi di penalità alla vettura 55. A scanso di equivoci abbiamo tenuto conto del fatto che la collisione sia avvenuta al primo giro della ripartenza, quando, per convenzione, i Commissari Sportivi sono soliti adottare una visione più indulgente nei confronti degli incidenti. Tuttavia, in questo caso particolare, nonostante il fatto che si trattasse dell’equivalente di un incidente al primo giro, abbiamo ritenuto che la vettura 55 avesse uno spazio sufficiente per evitare la collisione e non l’abbia fatto“. Secondo la Ferrari sarebbe stato più corretto ascoltare prima i due piloti, così da avere una visione d’insieme, invece, agendo in questo modo, si è tolta a Sainz la possibilità di difendersi.