Nonostante abbia vinto ugualmente, dai team radio di Max Verstappen che sono stati censurati dai vari bip della FIA, trasudava l’enorme insofferenza a proposito della decisione di interrompere ancora una volta il Gran Premio d’Australia. Secondo Verstappen non c’era alcun motivo per fare questa scelta: “Sono molto contento di aver vinto, ma la gara verso la fine è stata un po’ un caos. Non ho capito il bisogno di una bandiera rossa alla fine: se avessimo avuto una Safety Car e poi una rolling start normale non avremmo avuto tutti questi incidenti, ma un finale normale. Quindi i problemi se li sono creati da soli in direzione gara. Credo che molti piloti siano rimasti confusi sul perché della bandiera rossa, ne parleremo a Baku”.
Tra i piloti di cui parla Verstappen ci sono Lando Norris, secondo cui la FIA ha voluto solamente spettacolarizzare la Formula 1 e George Russell, che si è visto distruggere la gara dalla bandiera rossa. Tralasciando le opinioni personali dei piloti, il modo di organizzare i minuti finali ha lasciato molto a desiderare per quanto riguarda la sicurezza, dal momento che degli spettatori sono riusciti a raggiungere la pista ancor prima dell’esposizione della bandiera a scacchi. Dei tifosi si sono avvicinati alla monoposto di Nico Hülkenberg, parcheggiata con la luce ancora lampeggiante, quindi non in sicurezza.