Quattro ruote sono meglio di due, soprattutto dopo che le moto sono state per anni e anni tutta la tua. Dani Pedrosa potrebbe averla pensata così quando è stata ufficializzata la notizia che non sarà a Valencia per l’ultima gara della MotoGP 2022. Il piccolo samurai avrebbe dovuto essere della partita come wildcard, per provare nuovi materiali per la RC16 di KTM, ma non se ne farà niente. Sarà, invece, al volante di una Lamborghini, per la finale del Lamborghini Super Trofeo, all’autodromo dell’Algarve. Una scelta, questa, che chiaramente non è dipesa solo dal pilota spagnolo, ma anche dalla stessa KTM, che ha preferito concentrare tutto il lavoro di sviluppo della nuova moto sui prossimi test in programma, sempre a Valencia, prima della pausa invernale.
Per Pedrosa, quindi, quella delle auto resta una parentesi prima di rimettersi al lavoro per permettere ai piloti del marchio austriaco, Brad Binder, Jack Miller, Pol Epsargarò e Adrian Fernandez di avere a disposizione una RC16 in grado di giocarsela in pista sin dal 2023 con le Ducati Desmosedici. Quest’anno, infatti, KTM ha dovuto accontentarsi di fare da spettatrice e a Dani Pedrosa è rimasto poco altro da fare che provare ad azzardare un pronostico sul finale di Valencia. “Trovo difficile, praticamente impossibile, che Pecco Bagnaia non riesca a fare punti, quindi credo che il mondiale sarà suo”.
Il piccolo samurai non ha dubbi: due punti sono troppo pochi per lasciare accese troppe speranze in Fabio Quartararo, con lo spagnolo che ha analizzato anche la situazione del pilota francese della Yamaha: “Qualcosa è successo – ha detto – Non so se dipenda più dal pilota o più dalla moto, ma qualcosa è successo. Io da fuori ho visto una Ducati che ha spinto molto, che ha lavorato bene anche come squadra, come si vede dai risultati di tutti i suoi piloti. Fabio, invece, è stato l'unico a riuscire a fare risultati con la M1. Quando Bagnaia ha iniziato quella rimonta, probabilmente qualcosa lo ha colpito anche psicologicamente”. Una rimonta, quella di Bagnaia, che Pedrosa ha definito straordinaria, ma non sorprendente, perché già dalla fine del 2021 era stato piuttosto chiaro a tutti che il pilota italiano della Ducati sarebbe stato il favorito per il titolo. Pedrosa, semmai, ha trovato strano l’inizio di stagione del 63 e della Ducati, che poi, però, hanno saputo rimettersi sulla strada giusta: “Bagnaia – ha concluso Pedrosa sulle pagine della Gazzetta –ha rispettato i pronostici dopo una partenza difficile. La marcia trionfale intrapresa ad Assen prima della pausa estiva è diventata spietata dopo la ripresa di Silverstone, con quattro vittorie consecutive che già odoravano di record ”.