Non è una novità, è questione risaputa che tantissimi piloti di MotoGP hanno un amico a quattro zampe. Pecco Bagnaia ha un bassotto arlecchino, Marc Marquez ha due bassotti, Jorge Martin ha un bigol, Valentino Rossi ha due golden retriever, Enea Bastianini ha un bulldog francese, Espargarò ha un husky e chi più ne ha più ne metta. Come mai questa passione condivisa su larga scala? Probabilmente perché i piloti sono sempre in giro per il mondo e, tra una gara e l’altra, quando tornano a casa hanno bisogno di un po' di coccole e compagnia. Tra i piloti amanti dei cani primo fra tutti Marco Bezzecchi, che in questa stagione del motomondiale è andato ben oltre le aspettative, non solo quelle del pubblico ma anche le sue e quelle della squadra.
Il nuovo grande protagonista della MotoGP ha raccontato nelle sue stories Instagram una disavventura avuta con il suo pitbull Rubik, che ha chiamato così per via della sua grande passione per il cubo di Rubik, che riesce a risolvere in pochissimo tempo. Non ha fatto in tempo a tornare a Viserba per le vacanze estive che il suo cane è stato aggredito: “Questa mattina il mio pitbull Rubik è stato attaccato, per l’ennesima volta, da un altro cane, quando ho fatto notare al padrone il morso, la risposta è stata: “Dall’aspetto sembra più cattivo il tuo”. Una frase già sentita mille volte. Il cane cresce come lo tirate su, qualsiasi razza sia”. E come dargli torto? Il Bez, che davanti alle telecamere è sempre tranquillo, solare e rilassato, normalmente è in grado di perdere la pazienza solo quando sulla moto le cose girano diversamente da come vorrebbe. Si vede, però, che con l'amore che prova per il suo cane riesce ancora a fare qualche eccezione.