La notizia del ritiro della patente di Pecco Bagnaia ha fatto in poche ore il giro del web. Un incidente poco dopo le 3 di notte di martedì lungo le strade dell'isola spagnola di Ibiza ha indotto la polizia locale a sottoporre il pilota della Ducati a un alcoltest. Il tasso 3 volte oltre il limite massimo tollerato non ha lasciato margine di replica.
Ma è solo l'ultimo protagonista del mondo dei motori ad avere un simile problema. Sono tanti infatti i precedenti legati alla Formula 1. E il motivo dello stop non è stato neanche sempre lo stesso.
Anche Lewis Hamilton ha dovuto fare a meno per un mese della sua patente di guida.
L'episodio risale al lontano 2007, quando l'allora pilota della McLaren venne fermato sulle strade francesi dalla polizia che rilevò una velocità di 196 km/h. Pochi per la pista ma decisamente troppi per la vita di tutti i giorni: 600 euro e veicolo confiscato.
Episodio simile nel 2015 per l'ex pilota di Formula 1, Jean Alesi, che si è visto togliere la patente in Germania per eccesso di velocità.
Il francese ex Ferrari, che si stava recando da Avignone a Hockenheim per un test del figlio, stava guidando a oltre 140 km/h su una strada dove il limite consentito era di 80 km/h.
La polizia stradale, una volta ricevuta la comunicazione dalla centrale, ha fermato Alesi che si è visto sospendere la patente per due mesi. per di più, l’ex ferrarista ha dovuto pagare una multa di 1000 euro per aver superato il limite di velocità di 60 chilometri orari.
Già nel 2003, il francese venne fermato su una strada svizzera mentre guidava a 181 km/h dove il limite era di 130, pagando una multa di 750 euro.
Altro ex ferrarista in questa lista: si tratta di Giancarlo Fisichella.
La Polizia stradale di Roma una domenica mattina del 2005 alle 4,30 gli ritirò la patente mentre andava a 148 kmh in un punto in cui il limite era di 60.
Fisichella si era così giustificato: "Erano le 4,30 e con mia moglie eravamo a casa di amici, dopo aver lasciato nostro figlio con la tata a casa con un po' di febbre e mal di orecchi, ma niente di preoccupante. Abbiamo ricevuto una telefonata dalla tata che ci ha detto la febbre era aumentata quasi a 39 e che il bambino piangeva, chiedeva della madre e che lei non riusciva a calmarlo. Allarmati ci siamo messi subito in macchina, mia moglie era un po' agitata. Preoccupato, sono andato più veloce per arrivare prima possibile a casa da mio figlio. Mi rendo conto che anche in situazioni come queste bisogna sempre evitare di correre e rispettare i limiti di velocità".
Smentito dal diretto interessato, Kimi Raikkonen, un episodio risalente al 2006 e in particolare al post GP di Ungheria.
La Bild am Sonntag tedesca aveva scritto di un fermo in stato di ebrezza con conseguente ritiro della patente e multa di 7.500 euro, anche se altri avevano poi parlato dello smarrimento del portagolio con quella cifra e la patente.