Al termine del suo primo weekend da pilota della SBK, Danilo Petrucci raccoglie 15 punti iridati, somma finale dell'ottavo posto in Gara-1 e della nona piazza in Gara-2, svoltasi all'alba italiana sull'asfalto di Phillip Island, Australia. Un bottino decisamente dignitoso per un pilota all'esordio in categoria, con una moto che non gli trasmette ancora fiducia, su un tracciato che Danilo non ha mai particolarmente apprezzato (a Phillip Island, durante i test invernali del 2016, Petrucci si ruppe secondo, terzo e quarto metacarpo della mano destra dopo una violenta caduta nel tratto veloce). La Ducati Panigale V4 che con Alvaro Bautista ha siglato un'imperiosa tripletta nel primo appuntamento della SBK 2023, pare tutt'altra moto nelle mani del ternano: nervosa e visibilmente instabile nel terzo settore della pista, dove tre rapidi cambi di direzione incidono pesantemente sul cronometro. Danilo, non a caso, al termine del weekend di Mandalika (la SBK tornerà subito in pista settimana prossima sul circuito indonesiano) volerà a Borgo Panigale per sistemare una moto progettata sulla statura del campione del mondo in carica. I tecnici Ducati dovranno operare sull'altezza della sella, Danilo vorrebbe venisse abbassata per trovare la corretta ergonomia.
Nel commento a caldo di Danilo, raccolto dai colleghi di GPOne al termine di Gara-2, emerge tutto il suo stupore per l'aggressività dei piloti nei dieci giri della Superpole Race, una gara in cui Petrucci è rimasto inzialmente intruppato nelle retrovie, prima di risalire la china e chiudere undicesimo. Le impressioni del ternano - otto stagioni di Motomondiale alle spalle - dopo la prima Gara Sprint della carriera, preannunciano ciò che potrebbe accadere tra poco meno di un mese in MotoGP, quando le chiacchieratissime Sprint Race diventeranno appuntamento fisso del sabato. Petrucci, infine, si esprime con la sua ineguagliabile autoironia nel momento in cui gli viene chiesta una previsione sull'imminente weekend di Mandalika: "Volevo essere il migliore dei rookies in tutte le gare, ci sono riuscito solo in due delle tre. Oggi in Gara-2 Aegerter mi ha fregato. Come obiettivo mi ero dato quello di fare tre Top-10, invece mi fa ancora male la faccia per gli schiaffi che ho preso stamattina in Superpole Race, perchè è stata una rissa più che una gara e non ci ero abituato. Sono arrivato senza alette perché le ho perse al primo giro. Sono partiti subito con degli attacchi da ultimo giro e io non ci sono abituato. Devo capire soprattutto l'atteggiamento diverso di questi piloti e di queste gomme che hanno un alto potenziale sin dal primo giro. Devo essere contento anche se vorrei vedermi più avanti, ma questi sono veramente forti e menano forte. Mi manca ancora la confidenza sull'anteriore, quella è l'unica cosa che purtroppo il team non è ancora riuscito a calcolare con il computer. Mandalika sarà tostissima, non so nemmeno dove stia la prima curva (Danilo non ha mai girato in Indonesia, ndr)".