L’ipotesi di un nuovo intervento chirurgico al braccio c’è ed è anche piuttosto concreta. Marc Marquez ha gelato tutti ieri in sala stampa a Misano, tornando a parlare dei suoi guai fisici e della possibilità di dover finire nuovamente in sala operatoria. “Non posso dire sì o no – ha spiegato ieri ai giornalisti presenti – È una situazione in continua evoluzione e, quindi, l’unica cosa che posso fare è lavorare e stare a guardare. Cosa succederà lo vedremo in futuro, per ora andiamo avanti così”. L’otto volte campione del mondo, comunque, è apparso sereno, ma non ha nascosto che il calvario che sta attraversando inizia seriamente a stancarlo, anche perché il dolore finisce sempre per smorzare pure la gioia. “Dopo una gara sono praticamente immobilizzato per tre giorni” – ha spiegato.
È successo anche dopo Aragon, con la felicità dell’ottima prestazione fatta al MotorLand che, quindi, ha dovuto posto lasciare il posto alla sofferenza e alla consapevolezza che in queste ultime cinque gare del mondiale ci sarà molto da soffrire. A partire, appunto, da Misano. “Aragon è stato un weekend fantastico e ci ha dato più motivazioni per andare avanti, ma a Misano torneremo alla situazione reale, perché ancora non guido come vorrei. Il primo giorno capirò dove sono, ovviamente l'obiettivo è stare vicino ai migliori. Poi, subito dopo il Gp ci saranno i test e dovrò stringere i denti perché saranno importantissimi. Saranno utili per presentare le novità, ma stiamo parlando di un prototipo di moto. E in questo momento dobbiamo lavorare sia sulla moto che su di me. Se continuerò a lottare fisicamente, sarà più difficile continuare con il lavoro”.
E quando è troppo difficile si finisce per non divertirsi, con Marc Marquez che è tornato a ribadire un concetto che ultimamente ripete spesso: “Se non mi diverto non ha senso!”. Lo ha ridetto anche ieri, spiegando come si svolgono le sue settimane: “Attualmente sto gareggiando e sto cercando di migliorare il mio livello, ma non mi diverto. Mi godo un paio di giri o una curva. Non puoi goderti il dolore. L'obiettivo è divertirsi di più, quando lo farò andrò anche più veloce. dopo Austin, ci sarà del tempo e cercherò di lavorare su me stesso. Adesso devo riposare per tre giorni dopo ogni gara; poi mi alleno per due giorni e volo su un altro circuito. Non è così che ho lavorato in passato. Il piano A è lavorare su me stesso”.