Cinque Ducati nelle prime sei posizioni dopo le qualifiche al Red Bull Ring. Il dominio delle stagioni passate è stato riconfermato nonostante l’introduzione della nuova chicane che – si diceva – avrebbe dovuto favorire la Yamaha. Quartararo al termine delle prove libere l’ha confermato: la nuova “esse” (anche detta “zeta di Zarco” per la forma spezzata e per i trascorsi di Johann in quel tratto di Zeltweg) va effettivamente incontro alle caratteristiche della M1. Non basta però, anche se Fabio si è distinto ancora una volta per essere stato l’unico a contrastare il dominio rosso. Quartararo scatta comunque quinto su una pista dove – alla lunga – il motore in gara farà la differenza, e non solo nei sorpassi. Proverbialmente, ciò che le Ducati guadagnano in accelerazione e in allungo a marce alte non si traduce in una spesa per le gomme, mentre Quartararo – che per restare a galla deve esaltarsi in staccata e percorrenza di curva – è costretto a chiedere di più agli pneumatici. E in un weekend in cui l’Aprilia sembra aver incontrato le prime vere difficoltà della stagione, ecco che le Desmosedici avranno l’obbligo di vincere.
“Parto in mezzo alle Ducati, ma non mi faranno vincere” – ha precisato subito Pecco una volta al parco chiuso. La lotta interna suona come l’unico campanello di allarme per Borgo Panigale, che si prepara ad una domenica austriaca da giocare tutta sul fronte offensivo, ma con cautela. Perché la griglia di partenza, specialmente nelle prima due file, è un concentrato di motivazioni. Bastianini ha siglato la sua prima pole dai tempi della Moto3 e, dopo un sabato finalmente all’altezza del suo potenziale, non vorrà sprecare l’occasione per vincere, accorciare il divario in classifica e lanciare l’ennesimo segnale ai piani alti, che sembrano ormai orientati a promuovere Martin nel team ufficiale. Bagnaia ha aperto una striscia positiva con due vittorie consecutive; vorrebbe infilare la terza, prendersi la rivincita su Bastianini dopo la battaglia di Le Mans e – soprattutto – perseverare nell’operazione di disturbo psicologico nei confronti di Quartararo, che ha già trascurato Espargaro individuando in Pecco il vero rivale per il titolo. Miller, invece, scatta terzo: a Zeltweg ha dimostrato di essere brillante e gareggia libero dalle pressioni. Jack è l’unico, come in passato, disposto a proteggere Bagnaia dagli attacchi altrui, ma se vedesse l’opportunità di togliersi l’ultimo sfizio in rosso nessuno potrebbe rimproverarlo. Agli estremi della seconda fila, infine, ci sono i due piloti Pramac, entrambi in cerca di riscatto dopo Silverstone. Martin per il simbolico sorpasso subito da Bastianini all’ultimo giro, Zarco per una scivolata che lo ha accodato nella lista dei candidati al titolo mondiale. Per domenica, tra le Alpi della Stiria, si prevedono temperature sopra la media.