Chi ha puntato la sveglia attorno alle 3:30 di sabato mattina per le qualifiche della MotoGP dev’essere riuscito a riaddormentarsi senza troppi patemi: Jorge Martin, straordinario poleman in 1:43.198, ha fatto il suo tempo nel primo dei due tentativi, a dieci minuti dal termine delle qualifiche, senza che nessuno riuscisse poi ad avvicinarsi. Con lui in prima fila ci sono un Pecco Bagnaia sempre veloce, contento per aver risolto i problemi in staccata (“ma la gara è sempre diversa”), ed un ritrovato Jack Miller, piuttosto soddisfatto nel poter dimostrare alla figlia Pip - nata appena un paio di settimane fa - che il proverbiale secondo al giro perso dai piloti secondo Enzo Ferrari appartiene ormai al passato.
L’uomo dell’impresa però è Marco Bezzecchi, quarto dopo una spaventosa caduta in curva 13° nel primo giro: Bez si rialza, si fa portare al box, prende l’altra moto ed entra in pista dietro a Bagnaia. Diversamente dagli altri però non può montare una gomma dura all’anteriore - la più performante anche sul giro secco - il che comunque non gli impedisce di stampare un gran tempo sul cronometro: “In qualifica purtroppo la caduta non ci voleva, ho preso una bella botta”, ha raccontato al termine della sessione. “Sono riuscito ad arrivare subito al box e sono tornato in pista con l’altra moto perdendo così solo il primo run. Considerato tutto, la P4 in griglia è un ottimo risultato. Adesso cerchiamo di rimane concentrati, i miei ragazzi dovranno affrontare una corsa contro il tempo di rimettere in pista la moto. Sfruttiamo al meglio queste ore che ci separano dalla Sprint”.
Chi ci ha provato fino all’ultimo senza grossi risultati invece è Marc Marquez, che partito dalla Q1 (da cui esce con Raul Fernandez) non va oltre alla 7° piazza, che per lui è il peggior risultato in qualifica da quando corre in Giappone. Da segnalare, infine, l’ottimo 6° tempo di Fabio Di Giannantonio, sempre efficace per tutto il weekend di gara. Diggia, pare, sa di non avere ancora una moto per il prossimo anno, ma pare aver trovato la soluzione per guidare al meglio la Ducati.
Ora a Motegi si aspetta la gara sprint.