In casa Aprilia è tutto nuovo. Sono nuovi tre piloti su quattro (Raul Fernandez, nel Team Trackhouse, è tra i pochi superstiti di un 2024 in cui Noale ha fatto la rivoluzione), è nuova la guida tecnica (Fabiano Sterlacchini al posto di Romano Albesiano), sono inedite tutte le dieci moto già presenti nei box di Sepang, dove lo storico collaudatore Lorenzo Savadori - insieme al rookie Ai Ogura - ha già cominciato a girare per sgrossare un'incredibile vastità di evoluzioni. Sono pochissimi i rimasugli del 2024 presenti in Malesia, con la squadra capitanata da Massimo Rivola che dal 5 al 7 febbraio consegnerà a Bezzecchi e Martín tre moto a testa: oltre alla stessa specifica già testata al Montmelò lo scorso novembre, ci saranno due prototipi diversi della RS-GP 2025, tra i quali - presumibilmente - Marco e Jorge dovranno sceglierne solamente uno. In aggiunta agli evidenti sviluppi aerodinamici e telaistici che compaiono nelle prime immagini trapelate, Noale vorrebbe ricevere riscontri positivi nelle aree invisibili agli occhi dei giornalisti e agli obiettivi dei fotografi: è sul motore e soprattutto su un'elettronica da affinare che Martín e Bezzecchi avevano chiesto di lavorare dopo quel martedì di test catalano.
Intanto, in questo sabato di shakedown, arrivano già ottime notizie per quanto riguarda il Team Trackhouse: Ai Ogura, al suo terzo giorno di MotoGP, è stato capace di abbattere il muro dell'1'59" (che a Sepang, tradizionalmente, significa andar forte), firmando il quarto tempo a soli 169 millesimi dal leader di giornata Alex Rins, ad un decimo da Fabio Quartararo, terzo. Dall'altra parte, Lorenzo Savadori ha inanellato giri con una livrea test - guarda caso - nuova: nera carbonio, ma con le foto di tutti i componenti dello staff di Noale impresse sulle scritte bianche "Aprilia", apposte sull'alettone anteriore e sulle fiancate - un lavoro di fino e che è l'emblema di come a Noale il concetto di "famiglia" venga costantemente alimentato. Così il 2025 viene inaugurato all'insegna della cura dei dettagli, con una livrea riuscitissima. Dentro le scritte "Aprilia" sorridono tutti e non può non sorridere lo stesso Savadori per una livrea densa di significato, dedicata in particolar modo a lui, ormai veterano di una squadra che ha contribuito a portare alla vittoria grazie ad indicazioni e giornate di test cominciate nel lontano 2019.
Prima di partire per Sepang, non a caso, Massimo Rivola ha rilasciato dichiarazioni intrise di moderato ottimismo: "Cambiamo piloti, cambiamo la direzione tecnica. Sicuramente è un punto di partenza e non di arrivo; anche se prendendo un campione del mondo ti verrebbe da pensare 'alé, ci sono'', in realtà è solo l'inizio. La prima volta che sono saliti in moto Jorge e Marco è stata speciale, ma devo dire che anche a partire dal giorno prima sentire il loro coinvolgimento ci ha dato ottime vibrazioni. Vederli in pista è stato sicuramente piacevole, l'immagine che ci resta impressa dal Montmelò è la spalla di Jorge che già a secondo giro sfrega sul cordolo di curva cinque. Trackhouse? Nel 2024 era al suo primo anno, quindi in una proprietà nuova, con un team owner visionario, un team principal molto capace e di grande esperienza...è stato un primo anno per imparare e per coagulare il gruppo. L'aspettativa per il 2025 è molto alta, soprattutto su Raul, che è un ragazzo su cui personalmente punto tanto. Sono molto curioso di vedere Ai Ogura, che non a caso è campione del mondo Moto2. Abbiamo un bel covo di talenti, Aprilia Racing - vista la sua storia - deve puntare a vincere".
Il prossimo 5 febbraio tantissimi occhi degli addetti ai lavori saranno puntati su Jorge Martín, ben contento di avere il numero 1 sulla carena e uno zaino carico di aspettative sulle spalle: "Ovviamente c'è una grande responsabilità, non è che senta il peso di tutta l'azienda - ovvio - però so che ci sono tante aspettative e che possiamo far bene. Quando penso ad Aprilia la prima cosa che mi viene in mente è la prima vittoria in Argentina nel 2022, perché per fortuna o per destino ero lì nel parco chiuso che ho fatto secondo vicino ad Aleix. Ricordo quella grinta, quella soddisfazione, quella sensazione di famiglia, che mi è rimasta in testa. Spero di arrivare a provare quelle emozioni in poco tempo. La prima esperienza al Montmelò è stata molto positiva, quando sono sceso dalla moto avevo un sorriso gigante. È una moto che funziona bene, certe ci sono tante cose da migliorare sia dalla mia parte che da quella della moto per diventare un tutt'uno. Per me questa squadra è molto speciale perché c'è unione, si vede dalla prima all'ultima persona che lavora qui".