Sono state centosedici le ragazze che si sono iscritte alla quarta e ultima edizione del FIA Girls on Track - Rising Stars, l’iniziativa promossa dalla FIA, con la collaborazione della Ferrari e di Iron Dames, per trovare quelle che saranno le promesse del mondo dei motori. Dopo una selezione accurata e particolarmente dura, chi è riuscita ad emergere come la più pronta è stata Alba Hurup Larsen, giovanissima ma già incredibilmente veloce e a suo agio al volante di una monoposto. La danese ha superato tutte le fasi del programma, che prevedeva sia attivita direttamente al volante che fuori dalla pista, con media training e prove fisiche, arrivando in finale con altre tre giovani piloti, dimostrando fin da subito delle doti incredibili nonostante l'età. Sono ormai quattro anni che la FIA, insieme ai tecnici della Ferrari Driver Academy, il supporto di Iron Dames, la divisione di Iron Lynx che vede equipaggi tutti al femminile correre in diversi campionati, e della Scuola Federale di ACI Sport, insieme alla fornitura pneumatici di Pirelli, presenta questa iniziativa e finora ci sono stati solo successi.
La prima vincitrice fu Maya Weug, ancora oggi parte della Ferrari Driver Academy e impegnata in FRECA, dove nella scorsa stagione ha chiuso il campionato rookie in terza posizione dopo essere salita più di una volta sul podio, seguita da Laura Camps e da Aurelia Nobels, talento brasiliano che nella Formula 4 italiana è riuscita a dimostrare molte qualità nonostante la sfortuna che ha caratterizzato la sua stagione. Il progetto della FIA è quindi il giusto spazio per trovare le ragazze più veloci e che più meritano di entrare a far parte di programmi prestigiosi come la FDA e Iron Dames.
Alba a Maranello, nella fase finale al volante di una Formula 4, ha dimostrato tanta costanza e un’abilità incredibile nell’adattarsi velocemente alle diverse situazioni. La finale prevedeva una vera e propria simulazione di un weekend di gara, quindi delle prove libere, poi una sessione di qualifica e una gara, di modo da permettere alle partecipanti di misurarsi direttamente sul campo. La migliore è quindi stata la Hurup Larsen, che in realtà già sui kart aveva dimostrato di essere molto veloce ed aveva già catturato l’attenzione della famiglia Magnussen, che l’ha aiutata con proprio Kevin, il pilota di Formula 1, che gli ha fatto da coach nei campionati nazionali ed internazionali.
La giovane danese verrà monitorata nella prossima stagione dalla Ferrari, che non l’ha direttamente inserita nel suo programma Academy, dove rimangono la Weug e la Nobels, ma che ha comunque mostrato molto interesse nelle sue doti. Nello stesso weekend è stata scelta anche la vincitrice del programma Junior, la kartista Vanesa Silkunaite, che ricerca la più veloce insieme a Tony Kart, uno dei team costruttori più noti e prestigiosi del panorama. Il futuro di Alba diventa quindi ancora più luminoso, con il debutto in monoposto atteso per la prossima stagione e l’occasione di poter seguire da vicino le attività della Ferrari sempre con il supporto della commissione della FIA e di Deborah Mayer, presidentessa di FIA Women in Motorsport, che ha descritto questa iniziativa come “qualcosa che non solo ha spazzato via tanti pregiudizi, ma ha anche alimentato i sogni di molte giovani e ambiziose ragazze pilota in tutto il mondo”.
Nonostante questa iniziativa sia volta ormai al termine, sono incredibili i passi avanti che è riuscita a far fare a tante giovani ragazze che hanno avuto grandissime opportunità per dimostrare il loro talento. Nel 2020, quando Maya Weug è entrata a far parte della Ferrari Driver Academy grazie al Rising Stars, era difficile pronosticare un incremento così importante del lato femminile nel motorsport, mentre ad oggi, Alba Hurup Larsen è ancora un’altra conferma di quanti passi avanti si possano fare.