“Bono, my tires are gone” è forse il team radio più raccontato, citato e ricordato di Lewis Hamilton, protagonista indiscusso delle ultime settimane in Formula 1 dopo l’annuncio del suo arrivo in Ferrari a partire dalla stagione del 2025. Emblematico quel “Bono, le mie gomme sono finite”, che racconta così tanto dell’approccio di Hamilton in così poco, quel poco che basta ad un ingegnere che lavora da così tanto tempo con un pilota per capire tutto quello che vuole veramente dire. Dal primo giorno in Mercedes Lewis Hamilton ha avuto a fianco a sé Peter Bonnington, uno degli ingegneri più esperti della Formula 1, e insieme a lui ha vinto i sei famosi mondiali che ha portato poi alla scuderia di Brackley. Un legame di successo, che di vittorie ne ha viste tante ed è forse quello che meglio racconta quell’intesa tanto ricercata ed essenziale che deve esserci tra pilota ed ingegnere.
Chi è "Bono"?
Peter Bonnington, che Lewis Hamilton ha sempre chiamato Bono, è nato il 12 Febbraio 1975 nel Regno Unito ed è stato l’ingegnere di gara del britannico dall’inizio del suo percorso in Mercedes. Prima di lavorare con lui però, Bono vanta la collaborazione con Michael Schumacher, dal 2010 al 2012, e il debutto con la Jordan Grand Prix come ingegnere dati. La sua carriera lo ha portato a trovare il momento più clou proprio con Hamilton, con cui ha conquistato sei titoli mondiali e sicuramente tanta soddisfazione.
Il legame tra ingegnere di gara e pilota è una delle chiavi per il successo nel motorsport e spesso non è un tema troppo discusso, quando in realtà è un aspetto molto importante. Traduttore dal pilota alla squadra alla vettura e viceversa, l’ingegnere di gara è responsabile di molteplici attività che poi il pilota deve portare in pista. Per non parlare del lato più emotivo, che gli ingegneri sono ben abituati a gestire insieme al pilota. Hamilton ne ha avuti migliaia di momenti particolari in pista e Bono è sempre stato il suo braccio destro, quindi il grande salto in Ferrari sembra quasi un salto nel vuoto senza il proprio ingegnere di fiducia, letteralmente, al suo fianco.
Non sono poche le voci che vedono quindi Peter Bonnington vicino a Maranello sulle orme di Lewis Hamilton che porterebbe così una rivoluzione alla Ferrari. Anche perché il Cavallino già vanta una delle punte della Mercedes, Loic Serra, che entrerà a lavorare a pieno regime con la Scuderia a maggio dopo il suo periodo di gardening, e non sarebbe quindi una sorpresa vedere altri personaggi arrivare direttamente da Brackley. Un altro dei nomi che farebbero parecchio rumore è quello di Riccardo Musconi, responsabile delle attività in pista Mercedes, che pare vicino alla Ferrari. In generale, visto anche il disaccordo interno che la monoposto fallimentare, la W14, ha generato, ci sono tanti nomi particolarmente legati ad Hamilton che potrebbero arrivare in Italia. Certo, ci sarebbe un periodo di gardening da scontare, che li vedrebbe tutti lontani dai progetti in cui erano impegnati fino ad adesso, ma sarebbe sicuramente un gran colpo per il team guidato da Fred Vasseur, sempre più acclamato per le ultime scelte.