C’è chi dice che Enea Bastianini dovrebbe lasciare la sua sella a Jorge Martín. O, ancora, a Marco Bezzecchi, che dal canto suo ha già firmato con il Mooney VR46 Racing Team per un’altra stagione. Sui social insomma se ne parla come se si trattasse di una possibilità concreta, il tutto nonostante il fatto che il Direttore Generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, abbia confermato per l’ennesima volta - cosa che Davide Tardozzi continua a fare in ogni weekend da Silverstone a questa parte - che Enea sarà nel Team Lenovo anche nel 2024. Non solo: Bastianini, attualmente, ha all’attivo un totale di quattro vittorie in MotoGP senza una moto ufficiale, più delle due di Marco Bezzecchi (Argentina e Francia) e dell’unica di Jorge Martín (Germania) assieme.
Va detto poi, se ce ne fosse il bisogno, che l’inizio di stagione non ha aiutato Bastianini e l’adattamento con la GP23 sta procedendo più lentamente del previsto. Così verrebbe quasi da chiedersi se davvero chi commenta le corse in moto sui social guarda le gare e, soprattutto, se è possibile ricordare i risultati di un pilota andando oltre gli ultimi tre gran premi.
Oggi, nel venerdì di Barcellona, Enea ha chiuso la giornata con il 9° tempo, il che gli ha consentito di entrare direttamente in Q2 per la prima volta dal rientro dall’infortunio e di, fatto, di cominciare il weekend con un piglio diverso. O almeno è quello che deve aver pensato lui prima che lo Steward Panel gli comminasse tre posizioni di penalità in griglia di partenza per la gara della domenica “per aver ostacolato il pilota #44 (Pol Espargarò, ndr.) negli ultimi 10 minuti del turno alla curva 1”.
Così sarà un altro weekend in salita per Bastianini, presumibilmente l'ultimo: Misano è un circuito che Enea conosce bene e in cui è sempre andato forte, senza contare che avrà tutti i test del lunedì per mettere a punto la moto in vista delle trasferte asiatiche. In tempo, probabilmente, per rinfrescare la memoria a chi lo vorrebbe a guidare una moto diversa.