Veniva da due gare molto sfortunate, segnate anche da qualche errore di troppo, ma in Brasile Valentino Rossi, insieme ai compagni di equipaggio ha saputo massimizzare al meglio il pacchetto messo in pista dal team Wrt tagliando il traguardo in quinta posizione di classe LMGT3 dopo aver segnato il dodicesimo posto in qualifica. Un risultato che, nonostante non valga un podio, regala sensazioni positive al pilota di Tavullia, all’esordio sul tracciato di Interlagos e che di gara in gara dimostra sempre una progressione degna di nota.
Entrato in pista a due ore e quindici dal termine, inizia sin da subito a battere dei tempi molto competitivi, in linea con il gruppo che in quel momento si gioca il podio e che, nell’arco di qualche giro lo portano a battagliare con Josè Maria Lopez, argentino dal palmares invidiabile che non ha certo bisogno di presentazioni. Valentino studia l’avversario come ai tempi della Moto GP, si fa vedere negli specchietti della Lexus #87 più di qualche volta, sino a sferrare l’attacco in uscita dalla “Subida do boxes”, sfruttando la maggiore trazione della propria Bmw. “Pechito” resiste all’esterno e i due percorrono tutto il rettifilo principale appaiati. A quel punto Rossi tarda la staccata per entrare nella “S do Senna”, infilando la Lexus in maniera chirurgica. La percorrenza della S non lascia spazio di risposta, finalizzando così subito un bel sorpasso.
Nel resto dello stint invece, l’unico obiettivo del pilota italiano è quello di gestire la macchina senza commettere errori, cercando al contempo di avvicinarsi il più possibile al podio. E così è stato. Rossi infatti, terminato il suo stint, raggiunge la quarta posizione di classe a soli 3 secondi dal podio, nonostante una Bmw che ha faticato per tutto il corso del weekend, in affanno e meno competitiva rispetto a chi finora stava giocando per il podio. A effettuare l’ultima porzione di gara è l’esperto e velocissimo Martin, che, una volta lasciata la pit lane inizia a battere buoni giri uno dopo l’altro permettendo all’equipaggio targato #46 di tagliare il traguardo in quinta posizione di classe e prima delle due Bmw in gara. Nulla può contro la superiorità di Porsche, prima al traguardo con la #92, Aston e Mclaren, rispettivamente seconda, terza e quarta. Un quinto posto che dunque dà morale all’intero equipaggio, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti dove la Bmw #46 è chiamata a ritornare protagonista proprio come aveva fatto ad Imola, in occasione del secondo appuntamento stagionale.
Le parole di Valentino
“Dopo le ultime gare in cui abbiamo avuto molta sfortuna, il quinto posto è per noi un risultato importante e positivo. Ci siamo resi conto all'inizio del fine settimana che qui non eravamo pienamente competitivi, ma abbiamo lottato e migliorato la vettura in gara. Ahmad e Maxime hanno fatto un ottimo lavoro e anch'io sono riuscito a gestire bene i miei stint. Tutto sommato possiamo ritenerci soddisfatti''.
Quinto posto finale che regala un punteggio “iconico”
Grazie al quinto posto conquistato sul tracciato brasiliano, Valentino e i suoi compagni si issano al sesto posto della classifica mondiale, con tanto di punteggio “iconico”. Se si guarda infatti la classifica, i punti registrati finora dalla #46 sono proprio 46.
Senza ogni dubbio c’è ancora da lavorare per migliorare ed essere sempre competitivi, ma se i presupposti sono questi, il dottore e i suoi compagni possono ora puntare alla parte più nobile della classifica, regalandosi un primo sigillo anche nel Wec così come fatto già due volte nel GTWC.