Jasmine Paolini, classe 1996, è la tennista italiana che non si pone limiti. Jas tornerà in campo dal 27 luglio per i Giochi olimpici. E poi per gli US Open. Grinta, tenacia e solarità l’accompagnano dai primi palleggi nel circolo tennistico di Ivano Pieri – suo primo allenatore - che ha da sempre creduto nelle sue capacità e nella sua determinazione, fornendole la basi per una carriera eccezionale. Ivano lo aveva previsto già nel 2020: ‘’Jasmine merita la top 100’’. E lei ci ha creduto. Con tutte le sue forze. E ora Jasmine è nella top 10. Nel 2015, il suo ex allenatore le consigliò di trasferirsi nel Centro Federale di Tirrenia, dove ha avuto la fortuna di incontrare l’attuale coach Renzo Furlan, che ha iniziato a lavorare con lei ma solo part-time. Poi, durante la pandemia, la loro collaborazione si è consolidata. Il sodalizio è stato fondamentale per la carriera della Paolini. Nel 2020 il primo Grande Slam agli Australian Open. E poi al Roland Garros. Nel 2021 si piazza al cinquantunesimo posto nel ranking WTA. E nel 2023 ottiene la ventinovesima posizione. Nel 2024 Jasmine è al quinto posto nel mondo.
Chi è l’ingegnere Luigi Mazzola?
Luigi Mazzola è un ingegnere italiano noto per il suo significativo contributo al mondo della Formula 1, in particolare con la Scuderia Ferrari. Nato il 14 febbraio 1957 a Tortona, Mazzola ha studiato ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, dove si è laureato con lode. Dopo un periodo iniziale di lavoro in altre aziende del settore automobilistico, è entrato in Ferrari nel 1988, iniziando la sua carriera nel reparto sperimentale. Durante la sua lunga carriera con Ferrari, Mazzola ha ricoperto vari ruoli, tra cui quello di responsabile dell'area test, contribuendo in modo determinante allo sviluppo delle vetture che hanno portato al successo della squadra nei campionati mondiali. La sua esperienza e competenza hanno giocato un ruolo fondamentale nelle vittorie del team negli anni '90 e 2000, epoca in cui la Ferrari ha dominato la Formula 1 sotto la guida di Jean Todt e con piloti leggendari come Michael Schumacher. Oltre alla sua carriera in pista, Mazzola è anche noto per la sua capacità di gestione e motivazione delle squadre di lavoro. Le sue doti di leadership e il suo approccio innovativo alla risoluzione dei problemi lo hanno reso una figura rispettata e ammirata nel mondo delle corse. Dopo aver lasciato Ferrari nel 2009, Mazzola ha continuato a condividere la sua vasta esperienza attraverso consulenze, conferenze e attività di coaching, aiutando altre aziende e professionisti a migliorare le loro performance. Ed è proprio qui che entra in gioco Jasmine Paolini.
Il ruolo fondamentale di mental coach
Il rapporto tra Jasmine Paolini e il suo mental coach Luigi Mazzola è un esempio di come la collaborazione tra sportivi e professionisti del coaching possa portare a risultati straordinari. Jasmine ha iniziato a lavorare con Mazzola in un momento cruciale della sua carriera, quando cercava di migliorare la sua resilienza mentale e la capacità di gestire la pressione durante le partite. Ma Jasmine non è la sola tennista ad essere seguita da Mazzola. Anche Djokovic è stato cresciuto per un breve periodo dall’ingegnere.
Mazzola, con la sua vasta esperienza nel mondo della Formula 1 e una profonda comprensione delle dinamiche psicologiche e motivazionali, ha fornito a Paolini gli strumenti necessari per affrontare le sfide con una nuova prospettiva. Attraverso sessioni mirate, esercizi di visualizzazione e tecniche di gestione dello stress, ha aiutato Jasmine a sviluppare una mentalità vincente, fondamentale per competere ai massimi livelli: ‘’Il lavoro fatto con Jasmine è stato molteplice. Un vero e proprio percorso di coaching. Partendo dalla capacità dell’utilizzo delle emozioni -quindi l’intelligenza emotiva - per finire fino a tutto ciò che sono gli aspetti fondamentali della performance conscia, ovvero l’utilizzo delle emozioni’’, ha dichiarato l’ingegnere in un’intervista.
Il metodo di Mazzola si basa sulla creazione di un ambiente di fiducia e collaborazione, dove l'atleta può esprimere liberamente le proprie preoccupazioni e ambizioni. Questa sinergia ha permesso a Jasmine di superare momenti di difficoltà, come infortuni e sconfitte, trasformandoli in opportunità di crescita e miglioramento. Il loro lavoro insieme si è focalizzato non solo sull'aspetto sportivo, ma anche sul benessere personale della Paolini, incoraggiandola a mantenere un equilibrio. Senza cadere nella trappola dell’ansia. ‘’ Un altro aspetto fondamentale era quello di ridurre quello che poteva essere l’auto giudizio’’ - ha continuato l’ingegnere - ‘’l’ansia nell’entrare nel campo e cercare di dare il massimo di sé stessa. Quindi, quello su cui abbiamo lavorato è proprio sulla capacità di vivere il presente e spegnere tutto ciò che rappresentano i pensieri liberi. Focalizzarsi sul campo e avere la capacità di navigare le emozioni. È qui che lei ha fatto il salto. Oltre che, chiaramente, le capacità tecniche che acquisisce sempre di più grazie a Furlan, il suo allenatore. È il lavoro che ho fatto con Djokovic a suo tempo. E ho cercato di portarlo avanti per quanto riguarda Jasmine’’.
Grazie al supporto di Mazzola, Jasmine ha imparato a mantenere la concentrazione e la calma anche nei momenti più intensi delle partite, migliorando la sua performance in campo. I risultati non si sono fatti attendere: Paolini ha ottenuto importanti vittorie e ha scalato le classifiche mondiali, dimostrando una maturità e una solidità mentale che le hanno permesso di affrontare le migliori avversarie del circuito con maggiore fiducia. Il rapporto tra Paolini e Mazzola continua a evolversi, entrambi impegnati a raggiungere nuovi traguardi. Questa collaborazione è un esempio lampante di come il mental coaching possa fare la differenza nella carriera di un atleta, fornendo gli strumenti necessari per eccellere non solo fisicamente, ma anche mentalmente. E così, il connubio tra Formula 1 e Tennis è risultato vincente.