Inutile cercare starlette di OF, nuove influencer a Ciao Darwin, menose tentatrici di Temptation Island, conduttrici Tv variegate: Elisabetta Canalis continua ad essere la regina indiscussa dell'estate italiana. E non solo perché sia fi*a. O meglio, non solo. Se dobbiamo considerare l'estetica come matrice trainante del pensiero medio, non c'è molto da dire su Elisabetta Canalis. Sarebbe superfluo qualunque commento. È una donna stupenda. Ma stupenda lo è ancora di più per le sue azioni, oltre che per le sue fattezze. Sono anni ormai che Elisabetta Canalis si cimenta nella kick boxing, uno sport da combattimento estremamente duro e competitivo, in cui si allena nella famosa palestra Kick And Punch del coach Angelo Valente, punto di riferimento di fighter professionisti ma anche dei vari Vip del milanese che oltre alla classica fase da ricomposizione corporea vogliono dare un senso al sudore attraverso ganci, montanti e low kick.
La Canalis ha pubblicato recentemente un video sul suo profilo Instagram dove mette in mostra il suo arsenale: calci e pugni, spostamenti e schivate che sono di una sinuosità impressionante. Eppure non si nasce così skillati in questi sport. Sono movimenti difficili da interiorizzare e fare propri, che richiedono tanta dedizione e immensa costanza. Per averne tale padronanza, vuol dire che ci mette un impegno notevole in ogni singolo allenamento. La kickboxing è uno sport duro, come il pugilato, come tutti gli sport da contatto. Per praticarli non basta voler sfogare una rabbia repressa. Servono disciplina e resistenza mentale, occorre saper dosare le energie e capire quando portare il colpo giusto al momento giusto, sono sport che necessitano di strategia e di mentalità, perché se non credi nei tuoi mezzi non lo farà nessuno al tuo posto: ci sali tu sul ring, non hai una squadra a cui passare la palla nei momenti difficili.
La Canalis picchia duro. E la cosa bella è osservare nel dettaglio il suo percorso in questo sport. Rispetto ad altre star, lei non lo fa per ostentare alcunché di "street credibility" (come abbiamo detto nel caso di Fedez) ma perché davvero le piace mettersi in gioco. Anche perché non si limita a fare le figure ai colpitori in palestra o a lavorare di ripetute al sacco: la Canalis ha combattuto sul ring da fighter a tutti gli effetti, come atleta di light kick. Attenzione: non è che siccome c’è il prefisso light allora sia una passeggiata. Le regole sono diverse rispetto al full contact, ma il contatto c’è ed è bello denso, i guanti sono da dieci once, non i soliti da sparring gonfi. Guardatevi il match di Elisabetta contro Angelica Donati e noterete come i colpi vadano a segno. Ecco, già per questo sarebbe da fare un applauso alla Canalis: nessuna paura di prendere colpi in faccia, come un bel diretto destro che le arriva pieno e solido durante la seconda ripresa. Nella sezione commenti del match contro la Donati c’è una bella dose di hater che la criticano, per l’incertezza in alcuni fasi del match e per la tecnica dei colpi. Ma voi ci siete mai saliti sul ring? Anzi: avete mai preso un pugno in faccia, o una tibiata sul quadricipite che quasi ti fa poggiare il ginocchio a terra? No, vero? E allora, di che stiamo parlando? Atleti professionisti si allenano 5-6 ore al giorno e ci mettono mesi a implementare un singolo colpo. Normale che Elisabetta stentasse a mettere sul ring le tecniche provate e riprovare in palestra. Anche perché dal video che ha messo sui suoi social qualche giorno fa, Elisabetta è assolutamente migliorata e ha capito che, pur avendo una naturale predisposizione ad eseguire bene i colpi calciati, doveva lavorare sullo striking con i pugni. E lo sta facendo alla grande: il gancio sinistro è bello, portato all’americana con le nocche verso l’alto, la guardia destra resta salda, il jab schiocca che è una bellezza. Per non parlare dei calci, suo marchio di fabbrica: esplosivi, reattivi, bam bam. Inutile girarci intorno: è davvero lei la regina italiana. Definitiva!