Non voleva essere da meno, Toprak Razgatioglu. Perché Cadwell Park è un tracciato storico, di quelli in cui oltre al profumo dell’erba si respira tradizione. Un circuito che resiste dal 1934, imbrigliato tra le dolci e rigogliose colline del Lincolnshire, nell’est dell’Inghilterra. Una pista lunga e stretta, pensata per le moto, ma sulla quale negli anni ’80 ha gareggiato anche la Formula 3. Per questo motivo, dall’asfalto di Cadwell Park, sono passati Ayrton Senna, Nelson Piquet, Giacomo Agostini, Phil Read, Mike Hailwood e tante altre leggende delle due e delle quattro ruote. Disegnato dalla morfologia del territorio, stessa scuola di Dogninton e Brands Hatch, Cadwell Park è un tracciato dove tecnica, coraggio e – soprattutto – istinto fanno la differenza.
Una pista in cui rispettare la tradizione vuol dire abbandonare la prudenza, chiudere gli occhi e aprire il gas ad ogni punto cieco (più o meno sempre, dunque). È buona usanza, a Cadwell Park, deliziare gli spettatori decollando dall’asfalto alla curva Mountain - una lieve piega verso destra sempre più in salita, così in salita che ad un certo punto il cielo sembra cadere in testa ai piloti. E Toprak Razgatioglu – combinazione perfetta di tecnica, istinto e coraggio – non poteva certo sfigurare davanti all’ambizioso pubblico inglese, che si aspetta qualcosa di speciale anche durante un giro d’onore. Toprak, attualmente terzo nel mondiale SBK, è stato infatti invitato insieme al compagno di squadra Andrea Locatelli nel Lincolnshire, per assistere alla settima tappa del British Superbikes. I due piloti del Team ufficiale Pata Yamaha, prima di Gara 3, hanno omaggiato gli spettatori con qualche giro di pista in sella alle proprie R1. Dopo alcuni passaggi – una volta memorizzato il tracciato – Toprak non ha resistito alle tentazioni. Il campione del mondo 2021 della SBK, all’uscita del Mountain, ha strizzato la manopola dell’acceleratore, spiccando il volo.
L’immagine di Razgatioglu che galleggia nell’aria, con entrambe le ruote della Yamaha sollevate dal terreno, resterà nell’immaginario collettivo degli appassionati. È la fotografia dell’incontro tra la storia – il Mountain di Cadwell Park - e la modernità delle due ruote, rappresentata da un pilota giovane, fresco, vincente e sempre più amato dal pubblico. Toprak si è preso la scena proprio dove il rivale Jonathan Rea, 15 anni fa, muoveva i primi passi verso il successo. Era il 2007 e Johnny, beniamino di casa, gareggiò a Cadwell Park nel British Superbikes, vincendo Gara 2 a suon di salti e staccate mozzafiato. Da quel momento Rea, a soli 20 anni, venne incoronato “King of the Mountain” dai fan inglesi. E gli intrecci per la conquista del trono, si sa, destano sempre un certo interesse.